Non profit
Siffredi contro la pornografia infantile
Rocco Siffredi e la francese Pussycat sono i testimonial della nuova campagna della Fondazione Child Focus
di Redazione

«La pornografia infantile non è pornografia. Ma abuso sessuale sui bambini», così affermano le due star del porno, la francese Pussycat e l’italiano Rocco Siffredi. I due attori sono i testimonial della nuova campagna della Fondazione Child Focus.
Pussycat e Siffredi compaiono sui manifesti e in uno spot a torso nudo e con le braccia incrociate, in segno di rifiuto della pornografia minorile, che in Belgio, in un solo anno, è aumentata del 9%.
Child Focus sottolinea che negli ultimi due anni e mezzo circa 2.500 bambini provenienti da 40 Paesi sono stati vittime di abusi sessuali, secondo i dati dell’Interpol.
Child Focus nasce in Belgio a seguito della vicenda del mostro di Marcinelle: all’anagrafe Marc Dutroux. L’uomo durante quasi una decina di anni (dal 1985 al 1996) ha sequestrato e torturato, nella sua abitazione di Marcinelle, sei ragazze, dagli 8 ai 19 anni, abusando sessualmente di tutte loro. Quando il 9 agosto 1996 sparisce Laetitia, di 14 anni appena uscita dalla piscina dove si recava solitamente, un testimone nota un veicolo che risulterà intestato a Marc Dutroux. Qualche giorno dopo la polizia ritrova, nella casa di Dutroux, Laetitia e un’altra vittima, Sabine. Laetitia e Sabine sono le uniche superstiti del mostro di Marcinelle.
Jean-Denis Lejeune, papà di Julie, abusata e lasciata morire di freddo e fame nella cantina di Dutroux, all’indomani della tragica storia della figlia ha fortemente voluto che anche l’Europa si dotasse di un Centro per i bambini scomparsi e vittime di abusi sessuali come già esisteva negli Stati Uniti d’America. Due anni dopo l’arresto di Dutroux, diventa operativa la Fondazione europea per i bambini scomparsi e vittime di violenze sessuali con il nome di Child Focus.
Da quel momento Child Focus lavora insieme alle autorità inquirenti per contribuire a risolvere i casi di scomparsa di minori, di traffico di minori a fini sessuali, di violenze sessuali. La Fondazione, inoltre, è impegnata in campagne di sensibilizzazione per prevenire il fenomeno, come quest’ultima lanciata in tutta Europa in questi giorni.
Dal 2002, sua maestà Paola Ruffo di Calabria, regina del Belgio, è presidente d’onore della Fondazione.