Mondo

Siria: morte Kanaan, confermato il suicidio.

Le indagini hanno confermato che il ministro degli interni siriano si e' suicidato nel suo ufficio utilizzando la propria rivoltella.

di Redazione

Il Procuratore generale capo della Siria ha dichiarato oggi a Damasco che le indagini sulla morte di Ghazi Kanaan si sono concluse e hanno confermato che lo scomparso ministro degli interni siriano si e’ suicidato nel suo ufficio utilizzando la propria rivoltella. ”In seguito agli accertamenti medico-legali, alle perizie tecniche, alle impronte digitali e ad altre prove materiali sul corpo del generale Kanaan, cosi’ come alle testimonianze di testimoni oculari e guardie del corpo, e’ stato accertato che il generale Kanaan ha commesso suicidio utilizzando la sua rivoltella Smith & Wesson calibro 38”, ha affermato in un comunicato il Procuratore generale capo, Mohammad Marwam al- Luaji. L’alto magistrato ha aggiunto che Kanaan si e’ sparato in bocca nel suo ufficio, poco prima del mezzogiorno di ieri. ”Poche ore prima di commettere il suicidio ha lasciato l’ufficio e alla guida della sua auto si e’ recato nella propria abitazione, per poi ritornare poco dopo in ufficio. Trascorsi cinque minuti, il suo usciere ha sentito un flebile sparo e quando il suo capo di gabinetto e’ arrivato ha trovato il corpo del ministro riverso sul pavimento dietro la scrivania e con la propria pistola nella sua mano destra”, ha precisato Luaji. Il Procuratore generale ha quindi riferito che, al momento del ritrovamento, Kanaan respirava affannosamente e il suo corpo era in preda a tremito. Immediatamente trasferito nella clinica privata Shami nel centro di Damasco, Kanaan e’ stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ma dopo che diversi tentativi per salvargli la vita sono falliti ne e’ stato dichiarato il decesso.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.