Welfare
siticibo, cinque anni di aiuti «freschi» ai poveri lombardi
povertà Il servizio fa un bilancio e si allarga
di Redazione
Distribuite 160mila porzioni. 110 volontari al giorno A cinque anni dalla nascita (26 gennaio 2003), Siticibo festeggia e tira le somme del proprio lavoro. Il bilancio è indubbiamente ricco di successi: tra Milano e Como, dal 2003 a oggi Siticibo ha raccolto 503mila porzioni di piatti pronti, 284 tonnellate di pane, 275 tonnellate di frutta e verdura, che sono stati poi distribuiti a 69 organizzazioni caritative. Gli enti che collaborano donando i pasti non consumati ed eccedenti sono 120, mentre i volontari impegnati giornalmente sono 110.
Per comprendere la crescita esponenziale del servizio basta pensare alle porzioni di cibi cotti distribuite entro poche ore dal ritiro: nel 2003 erano 18.620, oggi sono salite a 159.942. Le stesse proporzioni di crescita le abbiamo per tutti gli altri prodotti, come pane e frutta. «L’augurio e la speranza», spiega Gianni Mauri , responsabile Siticibo Milano, «è riuscire, visto l’aumento del bisogno, ad allargare il servizio dovunque sia possibile, ovunque cioè si trovino risorse e volontari». «I presupposti ci sono», continua Mauri, «visto che abbiamo contatti con molte aziende, sia private che pubbliche, e speriamo di chiudere accordi con tutte entro il 2009».
Siticibo è un servizio della Fondazione Banco Alimentare onlus per recuperare i prodotti alimentari freschi e cucinati in eccesso nel settore della ristorazione organizzata, e nasce per venire in aiuto alle 82mila famiglie lombarde (162mila persone) che presentano un reddito inferiore alla soglia di povertà relativa. Siticibo, che si avvale giornalmente di volontari che attraverso una rete di furgoni attrezzati trasferiscono le eccedenze alimentari rapidamente laddove il bisogno è più urgente, dal 2007 ha attivato sperimentazioni a Roma e Firenze. Come si dice: avanti così.
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