Non profit
SMENTITE. Naga: «Non c’è emergenza volontari»
Dopo la denuncia di alcuni giornali sull'emergenza per il calo dei volontari il Naga commenta stupito
di Redazione
Il Naga svolge le proprie attività grazie al lavoro quotidiano di più di 300 soci volontari attivi. Due volte l’anno si svolge un corso di formazione che permette, alle persone che lo desiderano, di entrare con consapevolezza e competenza nell’associazione, così da poter svolgere le diverse attività in cui siamo impegnanti: l’ambulatorio medico, il servizio legale, il servizio per rifugiati richiedenti asilo e vittime della tortura, le attività di medicina di strada, le attività nelle carceri nell’ambito della prostituzione.
«Ogni anno riceviamo più richieste rispetto di quelle che riusciamo a soddisfare» dichiarano i referenti del gruppo formazione del Naga incaricato del reclutamento dei nuovi volontari «apprendiamo, quindi, stupiti dai giornali che si denunci un calo dei volontari che dovrebbe riguardare anche la nostra associazione. Fortunatamente non è così e siamo soddisfatti che ogni anno persone di ogni età e professionalità decidano di condividere le finalità ed i modi di operare del Naga e di entrare a farne parte” concludono i referenti. L’unica emergenza che possiamo rilevare è la costante delega all’associazionismo, da parte delle pubbliche istituzioni, di funzioni fondamentali come la garanzia all’accesso alle cure mediche per i cittadini stranieri. Finalità del Naga, rifiutando ogni logica di sostituzione, è la sua stessa estinzione quando le istituzioni competenti si faranno carico delle loro responsabilità e quando i diritti fondamentali non saranno più disattesi. Auspichiamo che il quotidiano impegno del Naga non sia necessario nel futuro; di poter chiudere definitivamente le nostre attività, non per un calo di volontari, ma perché davvero non ci sarà più bisogno di noi».
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