Non profit

Sms anti-maltrattamenti

Oltre 2500 le segnalazioni già arrivate nei primi otto giorni di attivazione del numero amico dell’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente)

di Redazione

 

Sono circa 2.500 gli sms contenenti segnalazioni di presunti maltrattamenti contro gli animali domestici, arrivati al numero amico Aidaa 3487611439, nei primi otto giorni di attività di questo nuovo servizio messo a disposizione dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente. Di questi oltre il 70% delle segnalazioni riguarda casi di cani tenuti sui balconi o alla catena, oggetto di segnalazione alle Asl di competenza. Oppure casi in cui gli stessi animali sono tenuti al sole senza acqua o che abbaiando molestino i vicini.«Quello che emerge da questa prima settimana di segnalazioni», ha affermato Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa, «è un quadro molto variegato. Esiste specialmente nelle regioni del Centro Nord un fenomeno di “maltenuta“ degli animali, molto spesso lasciati soli per ore se non per giorni sui balconi o tenuti alla catena specialmente nelle zone rurali, i maltrattamenti veri e propri sono più frequenti al Sud con punte di crudeltà in Sicilia e Abruzzo, ma non mancano nemmeno al Nord». Il 15% delle segnalazioni riguarda cani tenuti in spazi angusti o sottoposti a condizioni di vita disagiata, casi questi, oggetto di richiesta di approfondimento da parte dei segnalatori per verificare la sussistenza del reato di maltrattamento, e poi denunciati all’autorità giudiziaria. Il restante 15% delle segnalazioni sono veri e propri casi di maltrattamento rientranti nelle specifiche dell’articolo 544 del codice penale, sottoposti ad immediata denuncia (anticipata on line) all’autorità giudiziaria.

In questi primi sette giorni sono state inviate o sono in fase di invio circa 700 denunce alle diverse procure italiane, tenendo conto sia degli sms, contenenti notizie di reato vere e proprie, sia di quelli contenenti notizie di reato rientranti nelle prime due categorie (cani catena – cani maltenuti o sottoposti a privazioni. Delle 706 denunce in fase di presentazione 245 riguardano cani tenuti alla catena troppo corta, abbandonati e senza cibo o acqua da più giorni; 62 cani tenuti in spazi angusti, al sole e spesso senza libertà di movimento, 264 riguardano cani picchiati o sottoposti a sevizie, di questi almeno 130 sono casi di assoluta gravità con cani feriti o picchiati quotidianamente e tenuti a catene e collari a strozzo stretti o con il collare elettrico vietato dalla legge. Sono, inoltre, 102 le denunce relative a cani malcurati e malnutriti e a rischio morte, 21 denunce risultano per altri tipi di maltrattamento grave (cani costretti a mangiarsi o addestrati con violenza a scopo di combattimento), 5 denunce riguardano, invece maltrattamenti nei confronti di gatti, ed una nei confronti di un cavallo ferito in provincia di Bergamo.

Sono invece meno frequenti i casi di cani da caccia di cui si è denunciato il maltrattamento, per quanto riguarda le denunce penali il 33% riguarda cani pastori tedeschi, il 23% altri cani di grossa taglia appartenenti alle ex razze pericolose, il 12% a cani labrador, l’8% a cani di piccola razza, mentre il restante 34% riguarda cani meticci. Per quanto riguarda le segnalazioni alle Asl si tratta di cani tenuti a catena mentre circa il 10% riguarda cani malnutriti e con zecche o malattie.

 

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