Mondo
Social Games, si parte
Iniziano i Giochi Olimipici di Londra. Da oggi fino alla fine della kermesse sportiva il 9 settembre ci accompagnerà una finestra quotidiana a cura del giornalista di Sky
di Redazione

C’e’ talmente tanta vita qui a Londra, per i Giochi Olimpici, che ci è sembrato giusto aprire una finestra quotidiana su Vita in collegamento con l’Olympic Park e, come si dice, le altre venues. Non abbiamo, qui, intenzione di parlare di risultati, piuttosto delle tante declinazioni sociali che lo sport ha oggi, soprattutto in un evento come questo che è un laboratorio aperto e anche una cabina di regia da cui partono segnali, indicazioni, tendenze, che poi il mondo dovrà amministrare e realizzare quando i Giochi saranno terminati.
Primo segnale: il comitato organizzatore ha insistito per occuparsi con una sola struttura di Giochi Olimpici e Paralimpiadi, la manifestazione che comincerà il 29 agosto, nella stessa città utilizzando gli stessi impianti. Il messaggio è chiaro: per dirla con Oscar Pistorius, che parteciperà sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi, non sei disabile per le Tue disabilità, semmai devi essere giudicato per quello che sai fare. In altre parole, si vuole recuperare alla società persone che a volte sono ancora ai margini, applicando la lezione di quel dottore tedesco che, in fuga dalla Germania delle persecuzioni razziali, arrivò a Stoke Mandeville e nel 1948 fece nascere il movimento paralimpico, intuendo che lo sport poteva essere un arricchimento nella terapia medica e sociale a beneficio dei reduci che tornavano dal fronte con menomazioni gravi.
Secondo segnale: questi sono i primi Social Games, e ne parleremo, e ancor prima sono dei Green Games. Lo dice il fatto che la zona dove si trovano Olympic Park e Olympic Village era fino a pochi anni fa una discarica enorme di elettrodomestici (ho visto le foto e per associazione mi è venuto in mente il Celentano della via Gluck) e un’area comunque da bonificare. Oggi la stessa zona e’il piu’grande parco urbano realizzato in Europa negli ultimi 150 anni: migliaia di piante, addirittura un orto botanico da visitare mentre ci si avvicina allo stadio, canali navigabili, la stessa Gran Bretagna arcadica che domani sera Danny Boyle proporrà nella Cerimonia d’apertura.
Ci sono anche gli atleti, soprattutto, gli sponsor, che comunque non sono minimamente invasivi, non credete a chi racconta il contrario; c’è il business legato a ogni grande evento e questo è il più grande. Noi viaggeremo ancora alla raccolta di notizie su questo laboratorio dell’umanità, convinti che l’importante sia far partecipare anche voi alla grande festa del mondo.
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