Welfare

Sofri ammesso alla detenzione domiciliare

Lo ha deciso il Tribunale di sorveglianza di Firenze per ragioni di salute

di Redazione

Adriano Sofri, condannato a 22 anni per l’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, scontera’ la pena nella sua casa di Impruneta, sulle colline fiorentine. Il Tribunale di sorveglianza di Firenze, infatti, accogliendo la richiesta del procuratore generale, ha concesso all’ex leader di Lotta Continua la detenzione domiciliare speciale per sopravvenuta malattia. Sofri beneficiava gia’ del differimento della pena, a seguito del delicato intervento chirurgico cui venne sottoposto nel novembre 2005, quando fu colpito dalla rottura dell’esofago, nel carcere ‘Don Bosco’ di Pisa, dove era detenuto.

La decisione del Tribunale di sorveglianza di Firenze e’ stata presa sulla base di una perizia medica che ha evidenziato l’incompatibilita’ tra la detenzione carceraria e lo stato di salute di Sofri. In base al provvedimento, l’ex leader di Lotta Continua non potra’ uscire dalla sua abitazione, anche se potra’ usufruire di permessi per motivi medici e sanitari.

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