Mondo
Somalia: 126 morti in sette giorni di scontri
Mogadiscio: terreno di battaglia sanguinosa tra faide locali
di Redazione
Per il sesto giorno consecutivo e’ proseguita a Mogadiscio la sanguinosa battaglia tra i miliziani fedeli alle corti islamiche e quelli dell’Arpct, una sedicente Alleanza Anti-Terrorismo guidata dai vecchi ‘signori della guerra’ locali, che si batte per fermare l’espandersi nel Paese del Corno d’Africa dell’infuenza degli integralisti, e che secondo il governo transitorio della Somalia sarebbe finanziata dagli Stati Uniti. Dal sobborgo settentrionale di Siisii, dove erano scoppiare in origine le ostilita’, e dal centrale quartiere di Huriwa gli scontri si vanno ormai estendendo verso la parte sud della citta’, e hanno gia’ raggiunto la zona di Waharaade. Nelle ultime ore risultano al momento vi siano stati soltanto due ulteriori feriti, compreso un bimbo di 6 anni, ma il bilancio di meno di una settimana di confronto e’ frattanto salito ad almeno 126 morti; stando anzi al portavoce dell’Arpct, Hussein Gutakle Rage, ammonterebbero come minimo a centocinquanta le persone uccise, ma il dato non ha finora trovato conferme da altre fionti. I contendenti si stanno affrontando senza risparmio, ed e’ accertato che fanno sistematicamente uso artiglieria pesante, mortai e missili da contraerea.
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