Mondo
Somalia: attentato kamikaze contro premier, sette morti
Il primo ministro somalo Gedi salvo per miracolo da attentato kamikaze. Accuse a al Qaeda
di Redazione
Sette persone sono rimaste uccise in un attacco suicida a Mogadiscio: un kamikaze ha fatto esplodere un’autobomba davanti alla residenza del premier somalo Ali Mohamed Gedi. “Il premier e’ illeso” ha detto una fonte della polizia, “il veicolo e’ esploso davanti al cancello della sua casa e non sappiamo come l’attentatore sia riuscito ad arrivare fino li’ senza essere scoperto. Il numero dei feriti e’ incalcolabile”. Tra le sette vittime ci sono cinque soldati che erano a guardia dell’abitazione. Alcune costruzioni che sorgevano vicino al luogo della deflagrazione sono state distrutte e tra queste anche una scuola islamica.
La tensione rimane altissima in Somalia dopo gli scomntri di ieri. Almeno dodici combattenti islamisti, tra cui diversi stranieri di origine statunitense, britannica e svedese, sono stati uccisi in un bombadamento navale statunitense e nei combattimenti ingaggiati dalle forze della regione semiautonoma somala di Puntland. Lo ha riferito oggi il ministro delle Finanze locale, Mohamed Ali Yusuf. Teatro dei combattimenti, ingaggiati prima che una nave da guerra statunitense che incrociava a largo della costa di Puntland aprisse il fuoco, sono state le montagne che circondano la cittadina di Bargal, circa 1.250 chilometri a nordest della capitale Mogadiscio.
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