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Somalia, il presidente Yusuf prepara una guerra interna

Secondo la Bbc avrebbe l’aiuto dell’Etiopia

di Redazione

Il presidente della Somalia Abdullahi Yusuf Ahmed sta progettando una guerra interna con l’aiuto dell’Etiopia. L’allarme – riferisce oggi la Bbc online – viene da alcuni membri del Parlamento, che accusano Yusuf di tradimento. Il presidente della Somalia, paese dove regna ancora l’anarchia e numerose bande armate si dividono il territorio, e’ appena tornato da una visita in Etiopia, sua vecchia alleata, ma esponenti dell’amministrazione hanno negato che abbia chiesto assistenza militare. ”Ci appelliamo alla comunita’ internazionale, all’Unione africana e all’Onu affinche’ rivolgano l’attenzione sul flagrante intervento negli affari somali”, dice un comunicato emesso da parlamentari, tra cui ministri e capi tribali, che risiedono a Mogadiscio. Rivali da tempo di Yusuf, costoro lo accusano di pianificare un invio di truppe a Hiiran, Bakool e Bai, regioni della Somalia centrale. Un fatto negato con forza dal vice ministro dell’Informazione Salad Ali Jeele. Yusuf, presidente dall’ottobre del 2004, risiede a Jonwhar, citta’ subito a nord di Mogadiscio, e ritiene la capitale troppo pericolosa per ospitare un governo. I suoi avversari pensano il contrario, e probabilmente temono che il presidente voglia indebolire le loro roccaforti, sloggiando con la forza i signorotti della guerra e le milizie che appoggiano i politici della capitale. Per accontentare tutti i clan Yusuf ha formato all’inizio dell’anno un nuovo governo di 42 ministri. Chiusa la diatriba sulla spartizione del potere politico, i dissensi riguardano ora la capitale e l’eventualita’ di far entrare truppe dell’Ua in funzione di peacekeeping. L’Etiopia gia’ nel 1998 aiuto’ Yusuf, allora colonnello, ad autoproclamarsi presidente della nuova Repubblica del Puntland, istituita nel nord-est su un territorio che comprende Migiurtinia e due distretti, Sol e Sanaag, a ridosso della Somaliland.

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