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Somalia, l’Unhcr chiede l’invio rapido della forza di pace

Secondo l'alto commissario per i rifugiati, Antonio Guterres, è importante che vengano trovate risorse per una forza internazionale che riporti la stabilità

di Redazione

L’alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr), Antonio Guterres, ha chiesto di dispiegare una forza internazionale di pace in Somalia per risolvere quella che considera una delle peggiori crisi umanitarie dei tempi moderni. «È importante – ha detto Guterres da Nairobi – che vengano trovate risorse per una forza internazionale che riporti stabilità nel Paese, come previsto nel recente accordo di pace di Gibuti».

L’accordo dei primi di giugno tra il governo di transizione somalo e alcuni leader moderati all’opposizione prevede il cessate il fuoco in seguito al dispiegamento dei peacekeeper dell’Onu. Più in dettaglio, le truppe etiopi dovrebbero partire dalla Somalia entro 120 giorni dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, garantito dalla presenza di un numero sufficiente di caschi blu che arriveranno in aiuto delle forze dell’Unione africana.

Alla sigla dell’accordo di Gibuti non ha però partecipato il gruppo islamico Al-Shabaab. Il Pam, Programma alimentare mondiale, ha avvertito che entro la fine dell’anno circa 3,5 milioni di somali potrebbero dover dipendere dagli aiuti internazionali per sfamarsi, a causa del conflitto in corso, della siccità e dell’aumento dei prezzi alimentari.

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