Welfare

Somalia, MSF Svizzera abbandona la zona di Fiiq

Secondo l’organizzazione i rischi sarebbero troppo alti e le autorità non aiutano le ong

di Redazione

La sezione svizzera di Medici senza frontiere (MSF) ha deciso di interrompere le sue attività umanitarie a Fiiq, al confine con la Somalia. L’organizzazione denuncia in particolare le intimidazioni delle autorità locali.

L’atteggiamento negativo delle istituzioni nei confronti delle organizzazioni umanitarie si è tradotto in ripetuti arresti ingiustificati del personale di MSF, ha reso noto oggi la sezione elvetica, che è presente nella città dal dicembre del 2007.

Ostacoli amministrativi costanti e intimidazioni hanno impedito a MSF di fornire l’aiuto medico di cui la popolazione ha urgentemente bisogno. L’area si è confrontata dall’aprile del 2007 con crescenti violenze e problemi economici causati dal conflitto tra autorità etiopi e movimenti di opposizione somali.

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