Non profit
Sono 187 i milioni al non profit
Approvato bilancio Fondazione. Guzzetti: «fondamentale mantenere l'impegno con il Terzo Settore»
di Redazione

Compie vent’anni e festeggia con 187 milioni di euro di beneficenza. La Fondazione Cariplo approva il bilancio 2010 con 1193 progetti sostenuti, un aumento del 6,8 per cento. Inoltre il Centro di Servizi per il Volontariato ha ricevuto 4,4 milioni. In tutto, 190 milioni di euro di erogazioni.
Il settore d’intervento più finanziato è Arte e Cultura, 65,77 milioni di euro per 504 progetti (39,4%). Seguono i Servizi alla Persona con 46,3 mln di euro (27,8%). Ampio spazio anche alla Ricerca Scientifica (37,99 milioni, 117 progetti, 22,8%) e all’Ambiente, cui sono state destinate risorse per sostenere 195 progetti, per un totale di 16,5 milioni.
«Sono sempre di più le organizzazioni che si rivolgono alla Fondazione per chiedere aiuto, anche a fronte dei tagli imposti dalla scarsità di risorse pubbliche – commenta Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo -. Rimaniamo convinti, come lo siamo stati in passato, che questo sia il momento fondamentale in cui mantenere l’impegno con il Terzo Settore, evitando di ridurre le erogazioni».
Un patrimonio di oltre 6,5 miliardi di euro, quello del colosso meneghino, messo a reddito seguendo un criterio etico coerente con le attività filantropiche: sono stati evitati gli strumenti finanziari emessi da imprese coinvolte in pratiche controverse o da Stati che non rispettano i diritti umani. Le iniziative si sono concentrate in ambito sociale, nella tutela della salute e della sicurezza, negli aiuti ai minori. Sono state invece escluse dagli investimenti le iniziative dannose per l’ambiente, la produzione di armi o altri prodotti nocivi e sconvenienti.
Da 1991 a oggi, nei suoi vent’anni di vita, la Fondazione ha sostenuto più di 24mila progetti, un impegno complessivo di oltre 2 miliardi di euro. «Fondazione Cariplo ha cercato di anticipare i bisogni – ha concluso il presidente Guzzetti – ha affrontato il problema dell’emergenza abitativa con progetti di housing sociale; ha aiutato i disabili a progettare una vita autonoma indipendentemente dal sostegno familiare; ha valorizzato in modo nuovo i beni artistici e culturali; ha promosso il rispetto dell’ambiente, a partire dall’uso della bicicletta, soprattutto tra i giovani; ha favorito l’integrazione tra italiani e stranieri, a cominciare dal mondo della scuola, e l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, soprattutto dei malati psichiatrici».
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