Mondo
Sono 27mila i profughi accolti in strutture ecclesiali
«Un migrante richiedente asilo su quattro è ospitato attualmente in una struttura ecclesiale» sottolinea Monsignor Perego, direttore di Migrates. Il punto
di Redazione

“Porte chiuse agli immigrati: la solidarietà flop delle parrocchie”, così ieri un titolo tranchant ad un articolo più che superficiale e con tre fonti solo locali di Jenner Meletti su Repubblica.
Già due mesi fa, su Vita.it avevano fatto un primo punto sulla accoglienza in strutture ecclesiali (qui l’articolo) sottolineando questo numero «sono oltre 22mila i migranti ospitati in circa 1.600 strutture di diocesi, parrocchie, comunità religiose e famiglie. Sono i numeri dell’accoglienza fatta dalla Chiesa in Italia, secondo i dati raccolti dalla CEI fra le Conferenze Episcopali Regionali». A inizio ottobre poi, anche in seguito all’appello di Papa Francesco, è stato approntato un vademecum per l’accoglienza per parrocchie e strutture ecclesiali.
Ieri in risposta all’ articolo di Repubblica, un aggiornamento ai numeri: «Sono oltre 27mila i profughi accolti a tutt’oggi in Italia nelle 27mila parrocchie ma anche nelle comunità religiose, nelle foresterie di santuari e monasteri e nelle famiglie che hanno dato la disponibilità ad ospitare i richiedenti asilo. Insomma il target indicato da Francesco "Ogni parrocchia – disse il pontefice all'Angelus – accolga una famiglia».
Il 6 settembre, giorno dell’appello nel quale Papa Francesco, nel discorso dopo l’Angelus, invitava le realtà ecclesiali d’Europa, attraverso i vescovi, a «dare loro una speranza concreta» come gesto concreto in preparazione dell’Anno Santo, i migranti ospitati dalla Chiesa in Italia erano 22.600: in cento giorni, dunque, si registra un incremento di oltre 4.500 unità.
Chiosa monsignor Giancarlo Perego direttore di Migrantes, l’organismo pastorale della Cei incaricato, insieme con le Caritas diocesane, di rispondere a questo bisogno di solidarietà, «Un migrante richiedente asilo su quattro è ospitato attualmente in una struttura ecclesiale e, in particolare, in Lombardia 1 su 2, in Basilicata 1 su 3, come in Piemonte. Anche se non è solo una questione di numeri ma anche di qualità dei servizi offerti e di impegno per e- vitare la conflittualità sociale, e poi va detto che soltanto 450 Comuni italiani sugli 8.100 accolgono tuttora i migranti all’interno del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar)».
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