Cultura
Sono affidabili, parola di banchiere
Banca Etica ha sostenuto la riconversione dell'azienda
di Redazione

Ippolito Rigoni, coordinatore Crediti di Banca Etica per l’area Nord-Est, ha seguito in prima linea la risalita dal baratro dell’ex azienda padovana Quadrifoglio spa, fallita nel 2010 ma oggi rinata come Società cooperativa Modelleria D&C, uno dei primi modelli in Italia di Wbo, o Workers buy out: il salvataggio dell’impresa in crisi da parte degli stessi lavoratori, che diventano soci-imprenditori della nuova realtà.
Perché Banca Etica appoggia una realtà come la Modelleria D&C?
Finanziare realtà di valore sociale è una tipologia di intervento importante per un istituto bancario come il nostro. Contribuire al salvataggio della modelleria va in questa direzione: è una delle nostre prime azioni del genere e quindi la sentiamo come una sfida da vincere, per poi poterla replicare ad altre situazioni difficili.
In cosa consiste il vostro aiuto?
Abbiamo concesso alla modelleria un credito d’esercizio, soprattutto in termini di anticipo di fatture che la cooperativa aspetta di incassare e che le serve per pagare fornitori e dipendenti. Si tratta di un intervento di 200mila euro in totale, di cui 30mila come cassa e 170mila di smobilizzo fatture. Inoltre garantiamo alla D&C assistenza continua, anche attraverso il conto corrente che hanno aperto da noi.
Quali requisiti ha dovuto avere la modelleria per ottenere la vostra fiducia?
I dipendenti sono molto motivati e qualificati, lavorando da tempo assieme nel settore. Poi ha inciso la buona contabilità e un minimo di esperienza imprenditoriale: sotto l’ultimo padrone i lavoratori gestivano già in parte l’azienda. Ancora, è un segno di serietà il loro sforzo di rinunciare al Tfr e di chiedere l’anticipo di mobilità. Infine, ci ha dato garanzia il fatto che per la rinascita si siano affidati a una rete composta anche dalle associazioni di categoria.
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