Non profit

Sorpresa, il Sermig diventa musica

di Redazione

Le storie di vita degli ultimi della società, trasformate in suoni da musicisti professionisti di alto livello e in parole da Ernesto Olivero che, nei centri del suo Sermig in Italia e nel mondo, da decenni ospita e rigenera persone con ogni tipo di problema. Questo il sorprendente background del nuovo disco del Laboratorio del suono ensemble, formazione nata nel 1998 proprio al Sermig-Arsenale della pace di Torino, composta da una quarantina di artisti e guidata dal polistrumentista Mauro Tabasso. «È un progetto musicale un po’ matto, senza troppe velleità musicali (ma i 14 pezzi, che spaziano ogni genere, sono di notevole caratura, ndr) ma con un messaggio preciso», spiega Tabasso. I testi di Olivero narrano vicende «che hanno nomi e cognomi di persone passate dal Sermig a vario titolo: da politici a morti di fame, da prefetti a prostitute». Il disco, che si intitola Mama (il cui simbolo è una margherita senza petali, «comunque importante, da amare lo stesso»), è il quinto del gruppo ed è quello della piena maturazione: prodotto da Ala Bianca (l’etichetta che pubblica i dischi del Club Tenco), è distribuito da Warner, che ne ha sposato la causa. «I ricavi andranno in toto alle azioni di solidarietà del Sermig», aggiunge Tabasso, «in primis aiuteranno chi, tra i 250 alunni di ogni ceto sociale e nazionalità che frequentano la nostra scuola di musica a Torino, non riesce a pagare la quota d’iscrizione». (D.B.)
www.myspace.com/sermig

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