Welfare

Specialisti in accoglienza

La Brianza solidale di Monza 2000

di Redazione

Favorire l’integrazione. Un impegno ventennale, partito da un dormitorio e approdato a una rete di 14 sportelli che offrono aiuto a più di mille persone all’anno. Non solo stranieriC’è chi si preoccupa solo di respingere i barconi e chi fa dell’accoglienza una filosofia di vita. Per la cooperativa Monza 2000 tutto è incominciato dalla gestione di un centro di accoglienza per stranieri. Era il 1989, «la morte di un immigrato aveva riacceso l’interesse verso la difficile condizione dei lavoratori stranieri», racconta il presidente della cooperativa Claudio Illarietti. «Così abbiamo preso in gestione una struttura con 20 posti letto per permettere a queste persone di avere un primo appoggio per cominciare a costruirsi una vita».
Oggi la cooperativa è andata oltre e, per numerosi comuni della Brianza, gestisce un Centro servizi per immigrati stranieri (Ce.s.i.s) che, grazie a 14 sportelli, offre servizi e consulenza a più di mille persone all’anno, 800 solo a Monza. «Abbiamo aperto i primi sportelli a Monza per fornire aiuto agli immigrati regolari in cerca di informazioni e supporto per tutte le pratiche burocratiche di regolarizzazione, ricongiungimento famigliare e rinnovo del permesso di soggiorno», spiega Latif Mahri, il coordinatore degli sportelli per la cooperativa. «Poi ci siamo resi conto dell’importanza dei nostri servizi anche per gli italiani».
Così, grazie anche al nuovo Sportello badanti, oltre il 40% delle richieste di consulenza proviene da italiani. «Soprattutto in questi anni il fenomeno badanti è cresciuto in maniera esponenziale e le richieste di regolarizzazione si sono moltiplicate», racconta Mahri. «Con i Comuni abbiamo strutturato un sistema on line di matching tra domanda e offerta, grazie al quale riusciamo a mettere in contatto le famiglie italiane con le straniere e gli stranieri opportunamente selezionati in base alle esigenze e ai colloqui effettuati. In più aiutiamo a risolvere le problematiche inerenti le sempre più complesse trafile burocratiche, che spesso rischiano di rallentare o scoraggiare le pratiche di regolarizzazione».
Ma tali attività non sarebbero possibili senza l’apporto di dieci operatori con competenze nel campo della mediazione culturale. Proprio grazie al loro aiuto la cooperativa riesce ad assicurare un efficace supporto agli stranieri, dalla compilazione dei curriculum all’orientamento ai servizi-socio sanitari presenti sul territorio. Un impegno che ha contribuito negli anni ad avviare veri percorsi di integrazione.
«Oggi nella zona di Monza e della Brianza l’inclusione socio-lavorativa degli stranieri non è un problema, anche grazie a delle buone politiche a livello pubblico e a una sensibilità delle popolazione che è cresciuta negli anni», spiega Mahri. Ma le attività della cooperativa non si fermano qui e così, grazie all’esperienza fatta con il centro di accoglienza per lavoratori stranieri, Monza 2000 gestisce attualmente una trentina di appartamenti e un pensionato per madri sole e in difficoltà, segnalate dai servizi sociali. Ulteriore esperienza che ha spinto la cooperativa a costituire, insieme ad altre quattro imprese sociali, il consorzio Exit con l’obiettivo di offrire un più ampio ventaglio di attività che vanno dalla promozione dell’agio per i minori all’inserimento degli ex carcerati, fino all’housing sociale.

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