Welfare
spieghiamo ai donatoriquanto è importanteavere un bel sorriso
sotto la lente Solidarietà medico odontoiatrica nel mondo
di Redazione
Alcuni dentisti italiani, qualche medico e il desiderio di essere d’aiuto alle popolazioni del Sud del mondo in situazioni, conosciute durante viaggi turistici, che non possono lasciare indifferenti. Nasce così l’esperienza di Smom – Solidarietà medico odontoiatrica nel mondo, onlus nata nel marzo 2004 «con dei colleghi che avevano già avuto esperienze non proprio positive con alcune associazioni. All’inizio rispondevamo soprattutto a richieste sporadiche di aiuto che ci arrivavano da missionari o da persone impegnate in diversi Paesi», ricorda Pino La Corte, presidente dell’associazione.
Dopo le prime esperienze, l’associazione si è via via strutturata e ha iniziato a lavorare, prevalentemente per curare alcune patologie orali, occupandosi di prevenzione, ma anche di formazione del personale locale. «Ben presto ci siamo resi conto che non bastava, la sostenibilità di quello che facevamo dipendeva anche dalla realtà circostante», spiega La Corte. «Non aveva senso curare una persona che fuori dalla struttura non aveva acqua pulita per evitare infezioni o moriva di sete». È da queste considerazioni che nasce il progetto per dotare di un acquedotto la popolazione dei territori del Samburu District in Kenya, dove per la siccità erano morti i due terzi del bestiame, o la costruzione di una scuola in Burkina Faso dove il tasso di alfabetizzazione è del 9%. «Per realizzare l’acquedotto, che è stato terminato nel 2007, abbiamo raccolto 18mila euro, mentre per la scuola siamo riusciti a raccogliere 38mila euro e stiamo operando con altre associazioni e ong italiane e locali per poter consegnare le aule ai 285 bambini di Boussouma entro la fine dell’anno», osserva ancora il presidente di Smom.
Data al 2006 la nuova rotta della Smom che ora, oltre che alla salute, guarda anche allo “sviluppo umano”: «Venendo a contatto con le drammatiche realtà del Sud del mondo non si può stare a guardare o intervenire solo come odontoiatri», continua La Corte. Da quasi due anni, perciò, l’associazione ha posto lo sviluppo umano come obiettivo strategico che si articola sia attraverso i progetti socioeconomici che con i programmi di scolarizzazione operativi in Burkina Faso, Cambogia, Vietnam e Perù.
Lo scorso anno Smon ha iniziato diversi progetti di cura odontoiatrica in Benin, Etiopia e Uganda, Paesi dove non aveva ancora operato. L’associazione è attiva anche in Ameria Latina dove sono maturate diverse iniziative: a San Marcos in Perù, il personale locale, formato dagli odontoiatri volontari della Smom, ha ormai superato le 25mila prestazioni, mentre il relativo progetto sta avviandosi alla piena sostenibilità economica grazie all’installazione di un laboratorio odontetecnico. Nel 2007 si è sviluppato un ulteriore progetto, collegato a quello di San Marcos, a Lima con un odontoiatra locale finanziato dall’associazione. In Bolivia, invece, a Santa Cruz sono stati allestiti due studi dentistici dove periodicamente si recano odontoiatri volontari per verificare gli obiettivi del progetto e svolgere attività di aggiornamento del personale locale e prevenzione. Nel frattempo continuano i progetti iniziati negli anni scorsi che prevedono, oltre all’invio di volontari, quello di strumenti e attrezzature non solo dentistiche: in Togo, ad esempio, si sta curando la formazione del personale locale; in Mozambico, invece, dopo l’allestimento del reparto chirurgico si sta lavorando alla riapertura della radiologia.
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