Non profit

«Stabilire con i Paesi in cui operiamo partnership a tutto campo»

Eni e l'accesso all'energia

di Redazione

LLa crescita dei paesi in via di sviluppo è strettamente connessa, almeno nell’immediato futuro, soprattutto all’accesso ai combustibili fossili. Eni è costantemente impegnata nella ricerca legata a fonti di energia rinnovabili, ma sarebbe un errore pensare che a breve e medio termine esse saranno in grado di sostituire i combustibili fossili. Sarebbe un cambio epocale, certo, e questa svolta è già stata annunciata numerose volte visti i progressi attuati nel campo delle energie rinnovabili, ma la realtà in cui oggi ci troviamo è molto più complessa.
I modelli finanziari che hanno giustificato gli enormi investimenti nell’energia pulita sono stati fatti basandosi sulla convinzione che il prezzo dei combustibili fossili avrebbe continuato a crescere. Questi modelli hanno cominciato a traballare quando la forte espansione del gas naturale, che compete con il solare nella produzione di energia elettrica, ha trasformato il panorama energetico. Il gas naturale rappresenta un elemento determinante per lo sviluppo, grazie al suo prezzo competitivo e al basso impatto ambientale in termini di emissioni.
A questo proposito, è importante sottolineare che quando si parla di sostenibilità e di equità nel contesto dei paesi a basso accesso all’energia ci si riferisce anche, in buona parte, alla riduzione degli effetti dannosi della produzione di energia sull’ambiente e all’allargamento alle popolazioni locali dei benefici relativi all’estrazione dei combustibili fossili, attraverso progetti molto concreti che si traducono, di fatto, in accesso all’elettricità per milioni di persone.
Le buone pratiche messe in atto da Eni negli interventi in Nigeria e nella Repubblica del Congo sono una risposta importante in questo senso.
Eni ha in questo campo una tradizione decennale che si inserisce in una partnership a tutto campo con i paesi che la ospitano: da sempre Eni costruisce relazioni solide con questi paesi offrendo possibilità di impiego, training professionale, know how e il trasferimento di nuove tecnologie, e mette a disposizione infrastrutture che si rivelano un supporto importante nello sviluppo sul lungo termine. In questo modo siamo in grado di offrire soluzioni ai problemi locali, e nel contempo perseguiamo i nostri obiettivi strategici e finanziari. Le due cose vanno insieme: lo sviluppo, insomma, è un buon affare!
Con questo sistema Eni opera a livello globale come una compagnia petrolifera internazionale, ma investe nel futuro dei paesi in cui opera come farebbe un’azienda petrolifera nazionale. Questo approccio duplice fa sì che Eni acquisisca una sorta di cittadinanza nei paesi in cui opera. Si tratta di un approccio integrato, di identità locale ed eccellenza operativa di livello internazionale, che rappresenta il nodo centrale di un modello di business che storicamente e strategicamente è volto allo sviluppo sostenibile come tratto distintivo di creazione del valore.
Peraltro, un approccio di sostenibilità organico è considerato dagli analisti finanziari come una risposta alle sfide che l’industria energetica oggi si trova ad affrontare, ed è un elemento di gestione del rischio che sta giocando un ruolo sempre più importante nella valutazione delle società petrolifere. Anche la sostenibilità quindi è un buon affare. Per sottolineare il proprio impegno nel campo della sostenibilità Eni include i parametri di sostenibilità nei suoi risultati: il nostro rapporto annuale presenta le informazioni economiche e finanziarie insieme alle performance più importanti nel campo appunto della sostenibilità, offrendo un panorama unico e completo dei risultati aziendali.

* Presidente Eni

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