Ucraina, verso il Giubileo della Speranza

Myron Spolsky: «Nonostante la guerra, come scout, vogliamo crescere e guardare avanti»

di Marcello Raimondi

Il Movimento europeo di azione Nonviolenta dal primo al 5 ottobre sarà in Ucraina insieme a più di 150 donne e uomini. Fino alla partenza VITA ne racconterà il senso, con lo sguardo dai cittadini ucraini: tra loro l'idea di questo Giubileo ha trovato moltissimo sostegno. Myron Spolsky è presidente di Plast international, il movimento scout fondato in Ucraina nel 1912: «Generazioni di bambini stanno crescendo in mezzo a una guerra. La nostra speranza è avere la pace, ritornare a una vita normale»

Il Movimento europeo di azione nonviolenta (Mean), un progetto nato nel 2022 per iniziativa di Riccardo Bonacina, Angelo Moretti, Marianella Sclavi e Marco Bentivogli, sta organizzando il Giubileo della Speranza in Ucraina. Nell’articolo L’Ucraina ha davvero bisogno di un suo Giubileo?, Angelo Moretti ha scritto: «È utile l’iniziativa del Movimento europeo di azione nonviolenta che con oltre 150 donne e uomini i primi giorni di ottobre sarà in Ucraina? Non lo sappiamo mai prima di partire, ma certamente sentiamo che è giusto, che è doveroso, che sarebbe sbagliato non farlo e non non averlo mai fatto». Fino all’inizio del Giubileo, proveremo a raccontarvi da chi è composta e cosa fa la società civile ucraina che insieme al Mean sta portando avanti questa iniziativa. Nell’articolo  Così anche in mezzo alla guerra non ci sentiamo soli trovate l’intervista a Sergiy Chernov, consigliere dell’Oblast di Kharkiv.

Myron Spolsky, invece, è il presidente di Plast international, il movimento di Scout fondato in Ucraina nel 1912. È nato in Canada, è cresciuto nella Little Italy di Toronto e poi è tornato nel 1988 in Ucraina a svolgere la sua professione. È un imprenditore e si dedica come volontario all’attività scout. Plast ha aderito al Giubileo della speranza.

La storia di Plast è emblematica dell’evoluzione della società civile ucraina, che ha radici che precedono l’Unione Sovietica. Fondato nel 1912, uno dei primi movimenti a seguire il metodo scout di Baden-Powell, ha operato fino al 1939, l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Poi, sotto l’Unione Sovietica non ha potuto agire. Le attività sono riprese nel 1989 e da allora sono cresciute e si sono espanse. Plast è presente in quasi tutte le città ucraine ad eccezione di quelle che i russi hanno appena occupato. Continua ad operare anche durante la guerra e al momento conta circa 10mila membri in patria. Prima dell’inizio della guerra erano quasi 14mila, 4mila se ne sono andati e si sono trasferiti in altri Paesi. Plast è anche la più antica organizzazione giovanile ucraina.

Il movimento scout è riconosciuto in tutto il mondo per il suo impegno con per la pace tra i popoli. Come ha come ha reagito il movimento Plast all’invasione russa dell’Ucraina? 

Sì, certo, il movimento scout è noto per la sua attenzione alla pace e per l’incoraggiamento alla pace. Perciò l’invasione iniziale nel 2014 ha creato un problema per Plast. La maggior parte dei nostri membri vuole proteggere e sostenere l’Ucraina, quindi un buon numero di loro è diventato attivo, si è unito alle forze armate per difendere il Paese. Dopo il 2022, quando è iniziata l’invasione su larga scala, circa 1.500 dei nostri membri sono entrati nelle forze armate dell’Ucraina e sono attivi in prima linea nella guerra. Non abbiamo scelta. Se difendiamo i principi della democrazia e il diritto di vivere pacificamente, dobbiamo unirci alle forze armate, difendere questo Paese, un Paese che si sta avvicinando sempre di più all’Europa sotto tutti gli aspetti, nel suo sviluppo economico, nella democrazia, nella lotta alla corruzione. Il nostro desiderio è di entrare nell’Unione Europea e diventare parte della crescita e dello sviluppo di una società simile a quella che si sta sviluppando nel resto d’Europa. Ora stiamo attraversando un periodo molto difficile. C’è stato un grande cambiamento nelle nostre attività perché abbiamo dovuto dedicare molto tempo ad aiutare i nostri membri dell’Ucraina orientale a trasferirsi in città più sicure nell’Ucraina centrale e occidentale. I nostri membri in Polonia, specialmente, e in Slovacchia, sono stati molto solleciti nel primo anno di guerra nell’aiutare i nostri membri e altri ucraini a trasferirsi in altri paesi europei, dell’Europa orientale e occidentale. 

Che cosa vi riportano i vostri ragazzi dal fronte?

Beh, è un’esperienza terribile, terribile per tutti, a causa delle perdite che subiamo, di militari ucraini che hanno perso la vita difendendo il Paese. Abbiamo avuto anche noi delle perdite, oltre 70 scout di Plast sono morti in guerra. I nostri ragazzi ci raccontano le tragiche perdite di intere città e villaggi nell’est. Un fatto che è difficile da concepire è che quando i russi attaccano una città o un villaggio li distruggono completamente. Quando attaccano una regione, distruggono le attività manifatturiere in quella regione. L’Ucraina, come molti sanno, ha un settore agricolo molto sviluppato e un settore di trasformazione alimentare molto modernizzato e che cresce molto bene: i russi hanno distrutto anche le fabbriche più nuove che trasformano cibo, che si tratti di concentrato di pomodoro o lavorazione del mais, aree di stoccaggio alimentare, granai che immagazzinano grano, tutto ciò è stato distrutto in quei Paesi. E questa è forse la più grande tragedia che affrontiamo oggi, oltre alla tragica perdita di vite umane. 

Come impatta la guerra sull’educazione dei giovani ucraini?

In Ucraina anche le scuole vengono bombardate. Così in molte città la scuola si svolge online e i bambini perdono la possibilità di avere un contatto diretto tra loro e di crescere insieme: questa è forse la più grande tragedia che i bambini stanno vivendo. Vengono bombardati anche gli ospedali. L’anno scorso, il più grande ospedale pediatrico in Ucraina è stato distrutto e chiaramente non c’era nulla di militare lì o in qualsiasi altro punto della zona. I bambini sono psicologicamente danneggiati da questa guerra quando vengono svegliati nel cuore della notte dal suono dei razzi. E non c’è solo il suono di un razzo o di un drone, è la sensazione fisica di un edificio che trema quando un missile esplode, che colpisca o meno. E quando le finestre del tuo appartamento vanno in frantumi e le porte vengono forzate dall’onda d’urto dell’esplosione. Queste sono le tragedie con cui i bambini stanno crescendo. È una generazione che cresce con la guerra e non sarà diversa da quella che è cresciuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i problemi psicologici e fisici osservati dopo la Seconda Guerra Mondiale si manifesteranno anche nei bambini ucraini.

Molti però hanno lasciato l’Ucraina.

Certo, hanno dovuto ri-acculturarsi in una nuova cultura, imparare una nuova lingua, rieducare le proprie competenze in un ambiente educativo, culturale e di vita generale completamente diverso. I loro genitori hanno rinunciato alla loro prosperità in Ucraina per dover ripartire da zero in un nuovo Paese, il che rappresenta un problema grave sotto ogni aspetto: psicologico, fisico e abitativo. Questo ha avuto conseguenze anche per Plast in Ucraina, che lavora con i bambini per aiutarli a sviluppare un ambiente sano intorno a sé, sia per Plast in altri Paesi dove lavora per integrare questi bambini e aiutarli ad acclimatarsi al loro nuovo ambiente in cui si trovano.

Plast organizza molti gemellaggi anche con scout italiani. Grazie ad essi molti ragazzi e ragazze ucraine hanno l’opportunità di venire per alcuni giorni, alcune settimane in Italia. Quanto ritiene che siano importanti questi scambi per questi ragazzi? 

Ci sono due forme di scambi che avvengono con gli scout italiani. Una è quando bambini membri di Plast dall’Ucraina partecipano ai campi in Italia. E poi ci sono bambini che vivono in Italia, che siano arrivati a causa della guerra o che siano arrivati prima, ma sono diventati membri di Plast. Entrambi gli scambi sono di grande importanza. Innanzitutto fanno capire che lo scoutismo non è solo un fenomeno dell’Ucraina, ma è internazionale. Per i nostri bambini ucraini è molto importante vedere che c’è un mondo diverso, un mondo che è gentile e accogliente. E per i bambini italiani è importante capire che ci sono bambini che non vivono nel loro tipo di ambiente. Ciò aiuta il movimento scout ad apprezzare quanto dobbiamo ancora crescere e unirci nei nostri sforzi per sviluppare il movimento a livello internazionale.

Nelle scorse settimane la Russia ha incrementato le operazioni militari e i bombardamenti sui civili in tutta l’Ucraina, anche a Kiev. Quali sentimenti provano gli ucraini di fronte a questa continua e ininterrotta escalation?

Bisogna ricordarsi che tutto questo è iniziato nel 2014, con l’occupazione russa della Crimea, che ha iniziato a far crescere un sentimento più pro-ucraino in Ucraina, perché fino a quel momento gli ucraini erano abbastanza favorevolmente disposti verso i russi. Questo sentimento è diventato sempre più negativo, e ora, se si guardano i sondaggi d’opinione tra gli ucraini, si vedrà che sono praticamente tutti, al 100%, contrari ai russi. Questa è una guerra senza motivo, gli ucraini non sono mai stati interessati a far parte della Russia. Si pensi ad esempio a come, all’inizio dell’invasione del 2022, quando i russi erano proprio al confine di Kiev, circa 300mila ucraini sono usciti di casa e si sono offerti volontari per difendere la capitale. Questo atteggiamento persiste in tutta l’Ucraina. Vogliamo difendere il nostro Paese, far crescere i nostri figli in un ambiente indipendente che sia europeo. I ragazzi ora imparano l’inglese come seconda lingua, nessuno impara più il russo. Stiamo guardando le arti che si sviluppano in altri Paesi in Europa, non stiamo guardando verso l’Est. Stiamo guardando agli sviluppi in matematica, ingegneria, costruzioni e tutte le innovazioni che nascono in Europa o in Nord America. Quelli stanno diventando i simboli di crescita e sviluppo per noi. E la stessa cosa in Plast, nello scoutismo ucraino. Stiamo guardando a come si sviluppa il movimento scout lì, cosa c’è di nuovo nel Regno Unito, cosa c’è di nuovo in Italia. E accogliamo quelle novità e cerchiamo di integrarle nei nostri piani e nelle nostre attività.

Plast è un partner nell’organizzazione del Giubileo della speranza in Ucraina. Perché vi siete uniti a quell’iniziativa? 

Nello stesso modo in cui voi accettate i nostri membri ai campi in Italia, noi ci coinvolgiamo qui con le vostre attività e vi assistiamo, perché è molto importante per voi capire esattamente cosa stiamo passando qui. È importante per noi continuare a sviluppare la nostra società civile, e combinare le nostre attività con quelle di altri Paesi europei. È molto importante per noi unirci a voi mentre costruite questo Giubileo della speranza, proprio in un momento in cui noi vogliamo crescere e guardiamo avanti per ricostruire il nostro Paese. Noi vi incoraggiamo, vi ringraziamo, siamo estremamente grati per ciò che state facendo con questo Giubileo.

Quale speranza per l’Ucraina? 

La pace. Il ritorno a una vita normale. Voglio che mia figlia e suo marito abbiano una vita normale qui e che crescano come le famiglie di altri Paesi. E penso che ognuno di noi che vive qui, abbia la stessa speranza per i suoi figli e i suoi nipoti, per la nostra civiltà, perché si affermi la pace e perché questo paese si sviluppi economicamente e dal punto di vista educativo. Avevamo avviato la riforma del nostro sistema educativo. Non è un percorso facile da affrontare, ma lo stavamo facendo e ora stiamo rinnovando quel processo di cambiamento. E così, mentre la guerra va avanti, il nostro sistema educativo viene rimodellato. Mentre la guerra va avanti, i nostri modelli economici vengono cambiati. Mentre la guerra va avanti, le nostre leggi vengono cambiate e i nostri programmi vengono cambiati in modo che soddisfino esattamente i requisiti dell’Unione Europea. Non stiamo fermando questi processi mentre combattiamo un Paese terrorista.

Nella serie “Ucraina, verso il Giubileo della Speranza”, leggi anche:

Così anche in mezzo alla guerra non ci sentiamo soli, intervista a Sergiy Chernov

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