Welfare

STRANIERI. 20mila clandestini a scuola: diritto o reato?

Un'opportunità e un diritto che forse ora potrebbe scomparire in nome della paura.

di Sara De Carli

Quanti sono i clandestini sui banchi di scuola in Italia? Quasi 20mila. Almeno, tanti erano nell’anno scolastico 2006/2007, ben prima quindi che comparissero all’orizzonte idee tutte politiche come le impronte digitali per i bambini rom e i presidi-spia. Nessuno infatti al ministero della pubblica istruzione dice quanti siano nell’anno scolastico in corso, se le dichiarazioni politiche hanno o no impaurito i genitori clandestini facendo loro decidere di rinunciare a mandare i figli a scuola.

I dati del 2006/07 invece parlavano di una scuola italiana altamente inclusiva. Tra i 7 e i 14 anni le presenze di alunni con cittadinanza non italiana sui banchi di scuola superava in tutte le classi di età le presenze corrispondenti rlevate dall’Istat. Andavano a scuola il 100,6% degli stranieri di 7 anni, il 103,6% di quelli di 8, il 106% di quelli di 9, il 108,4% d quelli di 10, il 104,8% di quelli di 11, il 107,5% di quelli di 12, ben il 109,5% di quelli di 13 e il 102,3% dei quattordicenni. Facendo i conti, considerando che il totale degli alunni stranieri in quell’anno era di 574.133, si arriva a quasi 20mila ragazzi che hanno realizzato il loro diritto all’istruzione, pur essendo dei fuorilegge.

 

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