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Sudan: i ribelli ugandesi attaccano il sud del Paese

Villaggi incendiati, civili sequestrati. L'Esercito di Resistenza del Signore torna a far parlare di s

di Redazione

Un gruppo di ribelli ugandesi appartenenti all’Esercito di Resistenza del Signore (Lra) ha attaccato, dando alle fiamme, alcuni villaggi del Sud Sudan, sequestrando un numero elevato, ma ancora non precisato, di civili.

L’incursione e’ avvenuta martedi’ scorso, ma e’ stata resa nota solo oggi da fonti ufficiali sudanesi basate a Kampala. L’attacco e’ particolarmente preoccupante poiche’ e’ la prima volta che l’Lra (che da sempre ha avuto santuari in Sud Sudan, ma nell’area a cavallo del confine) si spinge ad ovest del Nilo, e quindi molto in profondita’. I villaggi attaccati sono nella zona di Juba, principale citta’ del Sud Sudan, e destinata a divenirne la capitale.

Una strategia che potrebbe essere destinata a rendere difficili gli approvvigionamenti alimentari della regione, che necessariamente debbono transitare lungo l’arteria (proveniente da Khartoum) epicentro dell’attacco dell’Lra. I cosiddetti ‘guerriglieri di Dio’ operano sanguinosamente da oltre 18 anni nel nord dell’Uganda, dove hanno costretto quasi tutta la popolazione civile (1,6 milioni di persone) a cercare rifugio in miseri campi profughi. Nella loro sanguinosa azione, hanno rapito dai 20.000 ed i 25.000 bimbi: serve concubine le ragazze, minimiliziani i maschi. Circa 100.000 le vittime; anche se l’azione dei ribelli -malgrado colpi di coda come quello in Sud Sudan- sembra vada affievolendosi, e ci sono molte indicazioni di utili negoziati.

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