Mondo

Sudan: inviato Usa in Nigeria per cercare accordo sul Darfur

E' l'ultima chance per approvare un piano di pace prima della scadenza dell'ultimatum dell'Unione Africana.

di Redazione

Il vice segretario di Stato americano Robert Zoellick e’ arrivato oggi ad Abuja, in Nigeria, per un ultimo tentativo di convincere le parti ad accettare un accordo di pace sul Darfur, a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum (mezzanotte di oggi) posto dall’Unione Africana (Ua).

Domenica, il governo di Khartoum aveva accettato il piano di pace mediato dall’organizzazione panafricana, ma due gruppi di ribelli del Darfur lo avevano respinto, sostenendo in particolare di non avere sufficienti garanzie sul disarmo dei Janjaweed, le milizie arabe che si ritiene sostenute dall’esecutivo, responsabili dei massacri e delle violenze contro la popolazione africana della provincia occidentale sudanese. ‘

‘Uno dei punti chiave che i ribelli devono comprendere e’ che non hanno un’opzione migliore e che se respingeranno l’accordo sara’ un disastro. Non otterrano nulla e verranno screditati – ha commentato un diplomatico coinvolto nei negoziati ad Abuja – Se Zoellick riuscira’ a far capire loro questo, sara’ molto utile”.

Lo scontro interetnico in corso nel Darfur, che l’amministrazione americana qualifica come ”genocidio”, avendo provocato la morte di oltre 180mila persone e costretto alla fuga due milioni di uomini, donne e bambini, e’ iniziato nel 2003, quando due gruppi di ribelli – il Movimento di liberazione sudanese (Slm) e il Movimento per l’eguaglianza e la giustizia (Jem) – hanno cominciato ad attaccare postazioni del governo, accusato di non fare nulla per difendere la popolazione nera dagli attacchi delle milizie arabe.

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