L'altra Tor Vergata

Sui giovani in Giubileo vegliano i volontari delle Misericordie

Mentre l'Italia è contagiata dell'entusiasmo dei nuovi Papa Boys di Leone XIV, la più antica organizzazione di volontariato assicura i servizi di assistenza e di accoglienza, notte e giorno. Il presidente Giani: «Stare qui ci fa riscoprire il cuore della nostra vocazione»

di Giampaolo Cerri

Le belle immagini che arrivano da Tor Vergata, dove è in corso, fino a domani, domenica 3 agosto, il Giubileo dei giovani colpiscono gli italiani. I servizi televisivi mostrano volti freschi ed entusiasti, le cronache raccontano la voglia di condividere, le esperienze e i bisogni, i sentimenti di fratellanza, il desiderio di inclusione: tante energie positive messe in circolo da giovani arrivati da tutto il mondo.

I volontari delle Misericordie impegnati a Tor Vergata, Roma.

Ma c’è un Giubileo dentro il Giubileo, quello dei volontari, spesso coetanei delle migliaia che affollano l’area resa famosa per l’Anno santo del 2000, da Giovanni Paolo II e da i suoi Papa Boys. Le Misericordie d’Italia, per esempio, sono in prima linea a Tor Vergata per accogliere e assistere migliaia di giovani pellegrini giunti a Roma in occasione del Giubileo dei giovani.

«Già nei giorni che precedono l’atteso incontro con Papa Leone XIV, in programma oggi e domani», spiegano dalla Confederazione nazionale delle Misericordie che ha sede a Firenze, «centinaia di volontari delle Misericordie stanno operando instancabilmente per garantire supporto sanitario, accoglienza e assistenza logistica in tutta l’area giubilare, in sinergia con le altre componenti del sistema nazionale di protezione civile».

Giani: «Esser accanto ai giovani ci fa riscoprire
il cuore della nostra vocazione»

Per le Misericordie un impegno che si riaggancia alle proprie tradizioni secolari, essendo l’antico movimento di volontari nato nel 1300 e avendo profonde radici cristiane.

Presìdi operativi 24 ore su 24

Il senso di questo impegno lo spiega lo stesso presidente Domenico Giani: «Essere accanto ai giovani», dice, «soprattutto in momenti di fede e condivisione come questo, significa riscoprire il cuore della nostra vocazione, che è servire con umanità, ascolto e vicinanza concreta chiunque si trovi nel bisogno. La partecipazione di questi ragazzi ci interpella profondamente: sono il presente vivo delle nostre comunità, già protagonisti di gesti di solidarietà e di impegno, e al tempo stesso il futuro verso cui tutti siamo chiamati a guardare con responsabilità e speranza. Il Giubileo», conclude il presidente, «è un’occasione preziosa per incontrare una generazione in cammino, alla ricerca di autenticità e spiritualità».

Domenico Giani, presidente delle Misericordie d’Italia

«I presidi delle Misericordie», spiegano dalla Confederazione, «sono operativi 24 ore su 24 nei punti nevralgici dell’area di Tor Vergata, con ambulanze, unità di primo soccorso e squadre dedicate all’assistenza delle persone con disabilità. Attivo anche un campo base per il coordinamento delle operazioni e l’accoglienza dei volontari giunti da tutta Italia».

Nella foto di Cecilia Fabiano per LaPresse, l’arrivo di Papa Prevost oggi a Tor Vergata.

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