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Sulle Popolari continua il ping pong Bankitalia-Parlamento Sarà uno dei primi temi del “dopo Draghi”

di Redazione

La scorsa settimana il vice direttore generale di Bankitalia, Anna Maria Tarantola, si è presentata in Parlamento ribadendo che gli statuti delle Popolari hanno bisogno di profonde riforme, a iniziare dal limite al possesso azionario e del numero di deleghe con le quali ogni singolo socio può presentarsi in assemblea. La cosa è stata letta all’interno della diatriba Bankitalia – Popolare di Milano che, a dire il vero, è una popolare sui generis: si tratta di una sorta di cooperativa di dipendenti, con manie di grandezza. La realtà delle Popolari nel nostro Paese è ben diversa e variegata e rappresenta una «valenza sistemica» – come ha riconosciuto la stessa Tarantola – nel mondo del credito. Il successore di Draghi dovrà decidere se siglare con le Popolari una tregua, rinviando al Parlamento per la riforma che da un decennio si cerca ma non si trova, oppure puntare a una “normalizzazione” forzata con il resto del sistema bancario per le popolari italiane.

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