?Non bastano i trasferimenti di capitali a far crescere il Sud: occorrono interventi congiunti su più fronti per cambiare le tendenze di anni e anni? lo ha detto il Sottosegretario all?economia Vito Tanzi, intervenendo al convegno dedicato al tema Mezzogiorno: una risorsa per il Paese che si è aperto oggi pomeriggio a Selva di Fasano (Brindisi), organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori (MCL).
?Il Mezzogiorno è un?area molto studiata da sempre e sono molti i Governi che hanno sperimentato varie politiche ed enormi trasferimenti di fondi, ma senza tuttavia ottenere grandi successi: il gap di reddito pro capite fra centro-nord e sud del Paese nell?ultimo mezzo secolo, infatti, non si è ridotto?.
Fra i problemi che hanno impedito un maggiore sviluppo del Sud, Tanzi ha individuato ?la dispersione della capacità manageriale verso le ?rendite? piuttosto che verso i ?profitti?, ossia la tendenza a fare più soldi sfruttando i programmi pubblici invece di creare nuove imprese; nel contempo avveniva una fuga di risorse produttive (lavoro, risparmi, idee) che impoverivano ulteriormente il Meridione. Le pastoie burocratiche e una troppo scarsa presenza dei governi in attività fondamentali come la sicurezza (combattere la criminalità), la giustizia (contratti), e l?addestramento professionale, insieme alla troppa attenzione agli aspetti regolamentari e ai controlli inutili, hanno fatto il resto?.
?Oggi però assistiamo finalmente a qualche segnale di ripresa: dal 1996 in poi, infatti, il reddito pro capite del Meridione è cresciuto di quasi due punti rispetto al resto d?Italia e l?occupazione nel Sud è addirittura cresciuta più rapidamente?.
?Ma la questione fondamentale ? ha proseguito Tanzi ? è ora abbattere la cultura della dipendenza che affligge ancora oggi gran parte del Sud. C?è infatti una certa mentalità ?mamma-paese-posto fisso? che ostacola lo sviluppo?.
Sulla questione del lavoro nero, grande risorsa delle parti più deboli del Paese, il Sottosegretario ha detto: ?C?è sommerso e sommerso, bisogna cioè prestare molta attenzione alla complessità della definizione del termine: altrimenti anche una piccola violazione può creare la presunzione di sommerso?.
L?Assessore regionale della Puglia Salvatore Mazzaracchio ha dichiarato: ?Quello che noi chiediamo a questo Governo è un forte investimento sulle infrastrutture perché il problema del Mezzogiorno è sì un problema di sempre, ma oggi diventa ancora più attuale. Con l?introduzione del federalismo il Mezzogiorno deve prepararsi a camminare con le proprie gambe. Non chiediamo più assistenzialismo ma chiediamo di essere messi in condizioni, al pari delle altre Regioni, per ciò che riguarda le grandi infrastrutture: porti, aeroporti, strade. Dopodiché il Sud ha tutte le potenzialità (menti, natura, eccellente qualità dei prodotti) per poter competere con tutti mercati, sia a livello interno che internazionale. Naturalmente se le altre regioni e le altre nazioni sono le prime a raggiungere i mercati europei e nazionali, è ovvio che le nostre merci, anche se sono le migliori, non servono a molto?.
?Noi queste cose le abbiamo dette chiaramente al Governo (e proprio ieri è stata autorizzata la concessione quarantennale degli aeroporti pugliesi), -ha proseguito Mazzaracchio – perché la politica deve viaggiare in queste direzioni. Solo così, anche di fronte all?allargamento dell?UE, il Sud potrà competere e anzi giovarsene, perché quando il mercato cresce è un bene per tutti, sempre però che ci si metta in condizione di raggiungerlo questo mercato?.
Il prof. Marco Boleo, economista dell?Ufficio Studi MCL ha sottolineato la necessità di una nuova cultura per il Sud: ?il Mezzogiorno ha bisogno di una ?mentalità collettiva?, non più legata a una regione ritenuta da tutti, abitanti compresi, sussidiata e malata. Problemi di cultura, istruzione, sicurezza, qualità delle istituzioni economiche, politiche e creditizie, dovrebbero essere messi al primo posto nell?analisi del sistema economico meridionale?.
?Noi del MCL siamo convinti che la crescita del Sud significhi in definitiva un avanzamento per tutto il Paese? ha sottolineato il vicepresidente MCL Antonio Di Matteo che ha presieduto i lavori odierni ?per questo abbiamo voluto dare a questo Convegno un titolo positivo, che implica una profonda fiducia nelle potenzialità del Meridione d?Italia. non solo per il Sud ma per l?intero Paese?.
I lavori proseguiranno anche domani con un dibattito e con le conclusioni del Presidente nazionale MCL Carlo Costalli.
Selva di Fasano, 7 marzo 2003
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