Mondo
Tassa sulle rimesse, la Cgil non ci sta
Pietro Soldini: «va a taglieggiare i miseri risparmi di un misero salario in nero»
di Redazione
“Una misura particolarmente odiosa perche’ va a taglieggiare i miseri risparmi di un misero salario in nero, frutto di una condizione di super sfruttamento, senza aver previsto nessun intervento per far emergere e legalizzare questo lavoro nero”.
E’ il commento del responsabile Immigrazione della Cgil Nazionale, Pietro Soldini, in merito alla tassa sulle rimesse degli immigrati contenuta nella manovra.
Serve “un intervento di regolarizzazione del lavoro nero in generale ed in particolare dei tanti lavoratori e lavoratrici immigrati che – aggiunge – oltre ad essere un atto di giustizia sociale, consentirebbe ingenti entrate fiscali e contributive che, secondo una stima di ‘Stranieri in Italia’ ammonterebbe a oltre 3 mld di euro a regime ogni anno”Al contrario, continua Soldini, ”la tassa sulle rimesse, al di la dell’affetto propagandistico, non produrra’ nessun introito, aumentera’ semmai il circuito privato e ‘brevi manu’ di trasferimenti di denaro degli immigrati al loro paese d’origine”.
Ma non e’ il solo ”intervento persecutorio e discriminatorio nei confronti degli immigrati” della manovra. L’articolo 11 stabilisce “requisiti rigidi per autorizzare tirocini professionali che escludono di fatto gli immigrati”. Quanto all’articolo 8 ribatezzato sui ‘licenziamenti facili’ “si abbattera’ prepotentemente sugli immigrati che nel mondo del lavoro sono i soggetti piu’ deboli”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.