Famiglia

Telefono Arcobaleno: i prof denunciano poco gli abusi

L'associazione ha reso noti i dati definitivi della prima indagine conoscitiva sull'abuso visto dagli insegnanti. Di seguito alcuni risultati

di Redazione

Telefono Arcobaleno, l?associazione che da 10 anni si prende cura dei bambini vittime di abuso, comunica i dati dell?indagine condotta all’interno del progetto pilota Retan per la costituzione della prima Rete Territoriale Antipedofilia con l?obiettivo di prevenire il fenomeno, sensibilizzare l?opinione pubblica e recuperare le piccole vittime.

?La pedofilia provoca inevitabili e legittime reazioni? afferma Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, ?affinché lo sdegno non si riduca a rabbia passeggera, ma agisca nel tempo, occorre interrogarsi sulla responsabilità educativa e sulle strategie collettive attivate per risolvere il problema?.

Occuparsi di pedofilia è estremamente difficile, è crimine che tende a rimanere celato, anche perché sussiste una difficoltà, da parte della piccola vittima, a riconoscere la propria condizione. Oltre a ciò i dati evidenziano un insufficiente orientamento, da parte dei docenti, a segnalare situazioni di disagio sia per il senso di solitudine della classe insegnante sia per l?incertezza e la mancanza di informazioni specialistiche su come operare. Emerge un forte bisogno di approfondimento del tema dell?abuso.

Da parte sua Telefono Arcobaleno pone l?accento sull?urgente necessità di valorizzare e incrementare l?attività di contrasto al fenomeno attraverso azioni integrate sul territorio che vedano nella promozione e nel rafforzamento della collaborazione tra strutture sociali ed insegnanti il principale dispositivo strutturale di prevenzione. ?In Italia esistono percentuali di abuso sui minori preoccupanti e in crescente aumento?, ricorda Arena, ?ciò rivela la necessità di intensificare gli interventi di prevenzione mirati a far emergere gli abusi, in modo che gli insegnanti siano maggiormente sensibilizzati e preparati a interpretare e segnalare agli specialisti tutti gli episodi di disagio minorile che non vengono allo scoperto?.

Ecco alcuni dei dati emersi dagli incontri di Telefono Arcobaleno con i 681 insegnanti delle scuole elementari e medie coinvolti nel progetto Retan con l?obiettivo di sondare e aumentare la consapevolezza e la capacità di affrontare i casi sospetti o conclamati di abuso sui minori.

Gli insegnanti, in linea con le statistiche, hanno consapevolezza che gli abusi non sono quasi mai commessi da sconosciuti, meno del 2% infatti, ritiene che l’autore dell’abuso sia uno sconosciuto.

Il 45,1% ritiene che si tratti prevalentemente di familiari, il 53% di conoscenti della vittima.

L?84% degli insegnanti intervistati dichiara di conoscere il fenomeno dell?abuso dalle informazioni provenienti dalla stampa e dai mass media.

Il 13% degli insegnanti ha approfondito l?argomento attraverso la partecipazione a convegni o letture specifiche.

Il 40% degli insegnanti dimostra di avere una conoscenza completa delle diverse forme di abuso sull?infanzia.

Il 95% degli insegnanti intervistati individua come canale d?espressione preferenziale il comportamento del bambino.

Il 23% si sente in grado di riconoscerne in modo completo i segnali inviati.

Rispetto alla violenza sessuale, il 9% degli insegnanti è a conoscenza delle diverse forme che la stessa può assumere.

Per quanto rigurda la capacità di rilevare l’abuso gli insegnanti richiedono a Telefono Arcobaleno di essere formati soprattutto in merito agli indicatori dell?abuso.

Il fondamentale ruolo che l?insegnante riveste nell?individuazione precoce dei casi di abuso appare con evidenza dal dato relativo alla percentuale di soggetti che, nel corso della loro carriera, hanno avuto un contatto diretto con l?abuso:
il 30% ha, infatti, sospettato che il proprio alunno fosse vittima di abuso.
nel 30% degli insegnanti che ha sospettato un abuso ai danni di un alunno, il 16 % dichiara di avere avuto il sospetto che un proprio alunno fosse vittima di violenza sessuale.
Il 23% degli insegnanti intervistati è intervenuto parlando con i genitori, con i colleghi o coinvolgendo il dirigente scolastico.

L?etica degli insegnanti li porta a considerare, per ben il 63%, la denuncia di un caso di sospetto abuso sessuale un obbligo morale.
Il 7% sa di avere l? obbligo giuridico di denuncia, mentre solo il 6% pensa che la denuncia non rientri nei propri compiti.

Alla domanda aperta rivolta ai docenti che chiedeva di fornire indicazioni e proposte, riguardo alle modalità future di prevenzione dell?abuso:

Il 27% degli insegnanti ha fornito pratici suggerimenti: Richiesta di una formazione continua e completa, da parte degli esperti
Presenza a scuola di un?equipe socio ? psico pedagogica che costituisca un punto di riferimento.
Incremento del lavoro di rete.

Info: tel. 02.89691598 ? F. 02.89691622 –
www.telefonoarcobaleno.org

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