Famiglia
Terremoto in Cina: piccoli sfollati al Villaggio Sos
Il Villaggio Sos di Chengdu (capitale della regione) ha deciso di offrire ospitalità ai bambini i cui genitori siano dispersi
di Redazione
In seguito al terremoto che ha sconvolto la regione di Sichuan in Cina, con oltre 12mila vittime accertate, il Villaggio Sos di Chengdu (capitale della regione) ha deciso di offrire ospitalità ai bambini i cui genitori siano dispersi.
L’organizzazione internazionale fa sapere, tramite Sos Italia Villaggi dei bambini che: la struttura non ha subito danni; le mamme, i bambini Sos e che vi sono accolti e lo staff di collaboratori stanno bene. Il Villaggio quindi accoglierà temporaneamente i bambini che ne abbiano bisogno, e comunque fino a quando le autorità avranno definito un quadro chiaro su dove si trovino le loro famiglie. Sos Villaggi dei Bambini è pronta ad offrire assistenza sul lungo termine, qualora fosse necessario. Al momento, tuttavia, la priorità è offrire un ricovero sicuro per ogni bimbo che non sia assistito da un adulto.
Il Villaggio Sos di Chengdu mette a disposizione un ampio asilo, il centro di formazione delle mamme e dello staff (capace di ospitare fino a 30 persone) e le 15 case famiglia. Le mamme e i bambini Sos renderanno disponibili alcune stanze delle proprie case.
Secondo i piani, le autorità e l?esercito controllano lo svolgimento dei soccorsi. L?epicentro del sisma è a circa 130 km a nord-ovest di Chengdu, e una vasta area della zona al momento è inaccessibile.
Il Villaggio Sos di Chengdu è stato inaugurato il 12 aprile 1997. È situato in un’area residenziale a circa 7 km dal centro urbano, su un lotto di terreno fornito gratuitamente dal governo della città. Vi si trovano 15 case famiglia, un locale per le cure mediche, un Asilo, una Casa del Giovane Sos e un centro di formazione per il personale Sos. L’asilo è composto da sei classi ed è frequentato sia dai bambini Sos che dai piccoli del circondario.
Sos Villaggi dei Bambini Onlus è un?organizzazione a respiro internazionale, impegnata sia nell?assistenza ai minori in difficoltà che nella prevenzione all?abbandono. In Italia lavora prevalentemente con l?affido familiare, mentre nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero assistenza e prevenzione.
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