Famiglia
Terremoto in Indonesia: almeno 37 le vittime
La scossa di intensità 7,2 Richter è stata avvertita anche a Giakarta. L'acqua ha investito degli edifici sulla costa: almeno 37 le vittime.
di Redazione
Prima una forte scossa di terremoto, poi un’onda alta due metri sulla costa dell’isola di Giava che ha provocato almeno trentasette morti. E in Indonesia torna la paura dello tsunami, che a fine 2004 provocò oltre 170.000 vittime ed enormi distruzioni.
Alle 15.19 locali (le 9.19 italiane), la terra ha iniziato a tremare. Il sisma, con epicentro nell’Oceano Indiano a 46 chilometri di profondità, ha avuto un’intensità di 7,2 gradi Richter ed è stato avvertito nella capitale Giakarta e in tutto il settore occidentale dell’isola di Giava. La scossa è durata diverse decine di secondi, abbastanza per provocare il panico tra la popolazione e far riversare molte persone nelle strade.
Subito è scattato l’allarme tsunami. Il Centro di allerta tsunami delle Hawaii ha immediatamente escluso il verificarsi di onde anomale distruttive come quella del 2004. E’ stato comunque lanciato un allarme per possibili ondate di dimensioni ridotte nella zona più prossima all’epicentro, che comprende anche l’Australia settentrionale. E, un’ora e mezza dopo il sisma, un’onda alta due metri si è abbattuta su Pangandaran Beach, sulla costa sud-occidentale di Giava. “Secondo le informazioni che ho ricevuto, cinque persone sono morte – ha dichiarato il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono – Proseguono le ricerche dei dispersi”. Dopo qualche ora il bilancio si è aggravato, salendo a trentasette vittime.
Le prime testimonianze dai luoghi del disastro descrivono scenari drammatici. “Le onde sono salite all’improvviso e siamo corsi verso le colline – ha raccontato a una radio locale l’impiegata di un tour operator che accompagnava un gruppo di turisti olandesi – Le barche sono state gettate contro gli hotel del lungomare di Pangandaran, che hanno le finestre in frantumi. Numerosi piccoli alberghi sono stati distrutti”.
Nelle ore successive, il terremoto è stato seguito da numerose repliche, due delle quali di magnitudo 6,1 e 6,0 Richter. Gli effetti delle scosse sono stati avvertiti fino all’australiana Christmas Island, dove è stata registrata un’onda anomala alta 60 centimetri che però non ha provocato danni. Stato di allerta anche negli arcipelaghi indiani delle Nicobare e delle Andamane, dove la popolazione è stata invitata a rimanere lontana dalle zone costiere, e alle Maldive.
L’Indonesia, un arcipelago situato su quella che gli esperti definiscono la “cintura di fuoco del Pacifico”, si trova in un’area colpita frequentemente dai terremoti e dalle eruzioni vulcaniche. L’ultimo sisma di forte intensità risale solamente al 27 maggio scorso. In quell’occasione, le vittime furono quasi 6.000.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.