Mondo
TERREMOTO. Le eccedenze alimentari alle mense dei poveri
I cibi raccolti a favore delle popolazioni terremotate in eccedenza rispetto ai bisogni sono ridistruibuite attraverso il Bnaco Alimentare
di Redazione
Partiranno oggi i primi carichi nell’ambito della Convenzione sottoscritta questa mattina fra il Commissario delegato per l’emergenza sisma, la Regione Abruzzo, la Croce Rossa Italiana e la Fondazione Banco Alimentare Onlus, per garantire la ri-distribuzione delle donazioni alimentari a rischio di deterioramento e di beni di prima necessità in eccedenza. I generi alimentari deperibili donati in favore della popolazione dell’Abruzzo in seguito al sisma del 6 aprile scorso sono risultati, infatti, di gran lunga superiori ai fabbisogni della popolazione colpita dal terremoto. Trattandosi di prodotti assoggettati alle date di scadenza, alcune delle quali anche prossime, al fine di scongiurarne la distruzione, la Fondazione Banco Alimentare Onlus, individuerà i destinatari dei beni donati, alimentari e non alimentari di prima necessità, in eccesso e definirà un programma di distribuzione, in accordo con il Commissario delegato per l’emergenza e la Regione, nel rispetto dei criteri di efficienza, trasparenza e correttezza e dei principi di imparzialità, indipendenza e neutralità che sono alla base della raccolta. Grazie a questo progetto, dunque, verranno raccolte le eccedenze di prodotti, specialmente alimentari, e si provvederà alla loro distribuzione ad Enti ed iniziative che, in Italia, si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri e agli emarginati.
La distribuzione avverrà attraverso la Rete Banco Alimentare, costituita dalle 19 organizzazioni Banco Alimentare distribuite sul territorio nazionale e dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che ne coordina e guida l’attività. La Croce Rossa Italiana curerà il trasporto dei beni che sono attualmente stoccati presso il Polo Logistico di Avezzano della protezione civile della Regione Abruzzo, importante punto strategico per lo smistamento dei prodotti destinati ai terremotati gestito dalla stessa CRI sin dai primi giorni dell’emergenza.
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