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TERREMOTO. Un’Erasmus italiano per l’Aquila

Gli studenti universitari dell'ateno dell'Aquila potrebbero essere accolti gratuitamente dagli altri atenei

di Redazione

«Si può dare una soluzione immediata e semplicissima agli studenti dell’Università dell’Aquila senza correre il rischio che l’Ateneo abruzzese smetta di funzionare per la diaspora degli iscritti. Basta utilizzare il modello Erasmus». E’ la proposta avanzata dal presidente dell’Universita’ di Enna, Cataldo Salerno, che risolverebbe, tra l’altro, in tempi brevissimi i problemi di frequenza e di esami degli studenti della citta’ colpita dal devastante terremoto.

«Gli studenti aquilani dovrebbero essere accolti gratuitamente da tutti gli atenei italiani statali e non statali – ha detto Salerno – dove potrebbero seguire le lezioni e sostenere gli esami relativi ai propri piani di studio per tutto il tempo necessario alla ripresa delle attivita’ universitarie a L’Aquila. Si tratterebbe (esattamente come avviene per gli studenti Erasmus) di una immatricolazione provvisoria sovrapposta a quella dell’Aquila e quindi senza pagamento di ulteriori tasse rispetto a quelle gia’ versate all’Aquila ed usufruendo nel contempo dei servizi degli enti regionali per il diritto allo studio». «Il modello Erasmus – ha concluso il presidente dell’universita’ di Enna – e’ quello utilizzato per gli studenti stranieri: tutte le universita’ sanno perfettamente come fare. Tutti i 27mila studenti aquilani potrebbero trovare in questo modo una immediata soluzione. Per avviare la procedura è sufficiente una direttiva del ministro Gelmini».

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