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Terrorismo: De Villepin, “siamo a rischio”
Così il Premier francese di fronte all'annuncio di Al Qaeda di appoggiarsi al gruppo salafita algerino del Gspc per aggredire la Francia
di Redazione
Al Qaeda fa proseliti in Algeria e nel video di al Zawahiri diffuso in coincidenza con il quinto anniversario dell’11 settembre minaccia la Francia. Nel messaggio l’organizzazione indica il suo braccio armato in Francia: il Gspc (Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento), una formazione di fuoriusciti del Gia, il Gruppo islamico armato che opera in Algeria. “Osama bin Laden”, ha dichiarato il medico egiziano, “mi ha detto di annunciare ai musulmani che il Gspc si e’ unito ad al Qaeda. Preghiamo Allah che essi diventino una spina nel fianco dei crociati americani e francesi e dei loro alleati”. Al Gspc e’ stato anche affidato il compito di seminare la paura “nel cuore dei traditori e dei figli apostati della Francia” e abbattere “i pilastri dell’alleanza crociata”.
Il messaggio e’ stato recepito subito dal gruppo estremista algerino che lo ha pubblicato gia’ da alcuni giorni sul suo sito Internet. “Dopo circa un anno di contatti, siamo felici di annunciare alla nazione musulmana e ai nostri fratelli musulmani una buona notizia, il Gspc e’ entrata a far parte di al Qaeda”, ha affermato il leader del gruppo Addelmalek Droudkel, noto come Abu Musab Abdel-Wadoud, in una dichiarazione pubblicata sul sito internet. Nel video, al Zawahiri attacca coloro che “permettono alla Francia di proibire alle donne di coprirsi il capo a scuola e contribuiscono a ingannare i musulmani e a umiliarli”. Immediata la reazione del governo francese. La Francia e’ in una “situazione di rischio” dopo le minacce di al Qaeda, ha detto il primo ministro Dominique de Villepin. “Non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo continuamente adattare la nostra risposta” ha avvertito de Villepin.
In una nota recente, l’antiterrorismo francese aveva avvertito che il Gspc costituisce “una delle maggiori minacce che pesano oggi sulla Francia, storicamente importante obiettivo dei terroristi algerini”. Secondo gli esperti, la formazione addestra combattenti originari di altri Paesi del Maghreb e avrebbe creato un embrione di centro di formazione per terroristi. Il Gspc, creato nel 1998, ha respinto la politica di riconciliazione del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika ed e’ considerato, nonostante sia stato ridotto ai minimi termini dalle operazioni dei servizi di sicurezza, l’unico movimento estremista in grado di rappresentare una minaccia per Algeri.
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