«Quando si ha la fortuna sfacciata di fare qualcosa che si ama alla follia e che può aiutare altri, la responsabilità non è una scelta, è una necessità». Reduce dal Tuscan Sun Festival, la scozzese Nicola Benedetti, classe 87, già BBC’s Young musician of the year 2004 e astro del panorama violinistico internazionale, racconta il suo amore per la musica, mai separato dall’impegno nel sociale.
Testimonial Unicef e della campagna «Unite for Children, Unite Against Aids». Cos’altro?
Sono membro di Clic Sargent.Caring, attiva nell’aiuto ai bambini malati di cancro. Per sostenere la charity, nel 2005 ho compiuto un lungo tour per le scuole, visitando molti pazienti oncologici.
Solo in Scozia?
Soprattutto. Il violino non mi concede il tempo di viaggiare e, siccome per me è fondamentale poter incontrare le persone che aiuto, mi sono concentrata su realtà vicine.
Cosa te ne viene?
È un rapporto a doppio senso: io entro nelle loro case con qualche nota, e loro entrano nella mia musica, rendendola bella. Mi ricordano quanto ne sia innamorata.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.