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The Economist: “votate Blair, (purtroppo) non ci sono alternative”

Il prestigioso settimanale economico invita a riconfermare il premier inglese, anche se "vorrebe dare uno schiaffo ai laburisti"

di Redazione

Dall’Ansa – L’Economist dice ai suoi lettori di votare per Tony Blair, ma senza entusiasmo: ”Non c’e’ alternativa (purtroppo). Per mancanza di opzioni migliori, noi auspichiamo un’altra vittoria laburista il 5 maggio”. Il settimanale, spiegando la sua decisione, dice che ”istintivamente” vorrebbe dare ”uno schiaffo ai laburisti”, e probabilmente farebbero cosi’ anche gli elettori, se le elezioni fossero ”un referendum per come Blair e il governo laburista hanno guidato il Paese dal 1997”. Tuttavia, aggiunge, queste elezioni non sono un referendum, ma una scelta su quale dei tre grandi partiti sia maggiormente in grado di guidare la Gran Bretagna per i prossimi anni. ”E su questo, la nostra risposta e’ la stessa che danno i sondaggi: il vincitore dovrebbe essere di nuovo il partito laburista, guidato da mr. Blair”. Un leader, scrive l’Economist, che tiene una posizione di centrodestra. Per il settimanale, un candidato ideale sarebbe ”liberale, conservatore dal punto di vista fiscale e alternativo” al governo laburista. ”I liberaldemocratici sono piu’ adatti al nostro gusto liberale”, in particolare nella loro opposizione alle leggi antiterrorismo ”illiberali”, ma sull’Iraq hanno preso una posizione contraria a quella del giornale (che fu a favore dell’intervento militare). ”Se i conservatori, o i liberaldemocratici, offrissero un governo alternativo che sappia combinare una superiore gestione finanziaria, meno pesi sulle imprese, politiche liberali su immigrazione e liberta’ civili, e una politica estera incentrata su maggiori progressi nel Medio oriente e un approccio criticamente costruttiva nei confronti dell’Ue, l’Economist cambierebbe il suo ‘endorsement’. Ma questa alternativa non esiste. Tony Blair, con tutti i suoi difetti, resta la migliore opzione di centrodestra”.

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