Cultura
Torino: accoglienza nomadi contro emergenza freddo
Lo ha deciso la Giunta comunale
di Redazione
Con l’avvicinarsi dell’inverno la Giunta comunale di Torino ha predisposto un programma di accoglienza delle persone a rischio, avvalendosi della collaborazione del personale della Croce Rossa, del Corpo di soccorso dell’Ordine di Malta, dei volontari di Aizo, Opera Nomadi e Associazione Mamre. Nell’area di Basse di Stura sara’ riorganizzato un campo nomadi che rimarra’ attivo fino ad aprile. L’intervento, predisposto dagli assessori comunali Marco Borgione (Politiche sociali) e Beppe Borgogno (Polizia municipale), e’ rivolto soprattutto alle fasce piu’ fragili. Donne sole con bambini o in gravidanza, genitori con bimbi in tenera eta’ e persone ammalate che troverebbero rifugio nelle zone piu’ marginali e degradate dell’area urbana. Il presupposto all’accesso a questo spazio, la cui capienza e’ di 35 nuclei familiari, circa 150 persone, e’ l’adesione a progetti e percorsi che prevedono la frequenza scolastica dei minori, l’alfabetizzazione degli adulti e la frequenza per corsi di formazione professionale, l’adesione ad opportunita’ lavorative e, novita’ di quest’anno, l’assenza di condanne penali. “La permanenza temporanea all’interno dell’area di accoglienza -spiegano gli assessori- intende essere un ponte verso migliori condizioni di vita”. Altri dieci nuclei familiari Rom, Sinti e Camminanti (massimo 50 persone) provvisti dei loro camper o roulotte, saranno accolti per un periodo non superiore a tre mesi nello stesso campo di Bassa di Stura. Nelle piazzole vi saranno attacchi per luce e acqua. Inoltre, Palazzo Civico ha predisposto l’allestimento, a partire dal 26 novembre fino a fine marzo, di due punti di accoglienza straordinari attrezzati con servizi igienici e container riscaldati per l’ospitalita’ notturna, tra le 20 e le 8, alla Pellerina e al Parco della Colletta, complessivamente di 192 persone.
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