Cultura
Torino, immigrati a scuola di fisco
Il neonato progetto "Vivere e lavorare in Piemonte" è una vera e propria scuola di fisco promossa dall'agenzia delle entrate e dal coordinamento regionale dei cittadini immigrati.
di Redazione
Parte dalla convinzione che essere cittadini a tutti gli effetti significa essere contribuenti e dalla considerazione che in un territorio in cui l’immigrazione e’ un fenomeno stabile e radicato le necessita’ non sono piu’ solo di prima accoglienza, ma anche di vero inserimento sociale. Il progetto ‘Vivere e lavorare in Piemonte’ è una vera e propria ‘scuola di fisco’ promossa dall’agenzia delle entrate e dal coordinamento regionale dei cittadini immigrati, patrocinata da Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, Prefettura e Questura.
Si tratta di una serie di lezioni rivolte ai cittadini stranieri per illustrare le principali nozioni di carattere fiscale con l’obiettivo di favorire la loro integrazione nel tessuto socio-economico partendo proprio dalla conoscenza dei diritti e dei doveri di natura fiscale. Un progetto pilota a livello nazionale che e’ stato avviato proprio partendo dai dati dell’immigrazione in Piemonte, dove i soggiornanti regolari sono oltre 238 mila, il 5,5% del totale della popolazione. Una percentuale che sale all’8,6% a Torino, dove gli studenti stranieri rappresentano l’11% degli allievi di tutte le scuole (il 20% alle elementari), dove i lavoratori dipendenti extracomunitari sono il 10% del totale e dove ci sono 20 mila imprese individuali, su complessive 250 mila che hanno un titolare straniero.
”Siamo ormai entrati -sottolinea il direttore regionale dell’agenzia delle entrate, Gianni Giammarino in una fase di stabilizzazione del fenomeno migratorio che si traduce in un forte aumento della domanda di servizi di secondo livello. Abbiamo quindi scelto la strada di corsi pratici, con un linguaggio semplice, per ascoltare le domande e dare risposte, ad esempio su come fare per ottenere il codice fiscale o la tessera sanitaria, per registrare un contratto d’affitto, per versare i tributi o presentare la dichiarazione dei redditi e prossimamente si parlera’ anche di Ici e agevolazioni fiscali per la prima casa”.
Nel mese di novembre e’ stato gia’ avviato un primo ciclo sperimentale di 4 appuntamenti frequentati complessivamente da 120 persone, con lezioni suddivise per provenienza linguistica e dedicate rispettivamente a immigrati di lingua araba, romena, spagnola e a diverse etnie con un mediatore culturale di lingua inglese. Una quinta lezione dedicata alla comunita’ cinese si terra’ a Barge, cittadina nel cuneese dove risiede una comunita’ di 1.200 cinesi.
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