A Trieste operatori ed esperti del settore delle tossicodipendenze si confronteranno sul tema per valutare i risultati raggiunti e definire nuove proposte.
Vita: Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento nazionale Antidroga, cosa ci dobbiamo aspettare?
Giovanni Serpelloni: Un dibattito aperto a cui prenderanno parte i rappresentanti delle Regioni e i nostri operatori, pubblici e privati, che si confronteranno con i massimi esperti stranieri che inviteremo al summit. Sul tappeto c’è l’analisi del Piano d’azione europeo 2009. Il traguardo sarà quello di mettere a fuoco pochi obiettivi, ma realizzabili per davvero.
Vita: Come farà a mettere d’accordo sensibilità spesso conflittuali?
Serpelloni: Daremo a tutti la possibilità di presentare documenti che saranno divulgati attraverso un cd. Dopo di che chiederemo agli operatori di mettere in rilievo i problemi e le soluzioni concrete. Sulle quali si aprirà il dibattito. Alla fine della conferenza dovrà essere chiaro chi e in quanti propendono per un verso e chi e quanti per l’altro. A quel punto spetterà al governo trarre le conclusioni politiche.
Vita: Il 2009 sarà l’anno della riforma della Fini-Giovanardi?
Serpelloni: Non ne vedo l’urgenza. Prima di riformare qualsiasi norma occorre definire il perché. E nessuno finora è stato in grado di dimostrare, numeri alla mano, che questa legge ha generato un aumento delle carcerazioni o che, paradossalmente, abbia incentivato l’uso delle sostanze, come qualche urlatore continua a sostenere.
Vita: A che punto siete con la sperimentazione del vaccino anti cocaina?
Serpelloni: Abbiamo individuato 70 casi che saranno monitorati per i prossimi 18 mesi. Dobbiamo valutare a fondo due aspetti. La reale sicurezza del vaccino per la salute e l’effettiva riduzione del tasso di recidiva. Ciò detto, rimane chiaro che l’intervento terapeutico non potrà mai sostituire il sostegno psicologico – comportamentale che i nostri servizi dovranno continuare ad offrire.
Vita: Dopo il test di Verona, cosa ne sarà dei controlli del sabato sera?
Serpelloni: Su questo punto spingeremo sull’acceleratore. È un metodo che, a costo zero, permette di intercettare consumatori che altrimenti non riusciremmo ad individuare.
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