Non profit

Touadi: «L’acqua è un bene pubblico »

Lo dichiara Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito Democratico a proposito della privatizzazione di Acea

di Redazione

“La volontà di privatizzare Acea, più volte emersa nel corso degli ultimi giorni in diverse dichiarazioni del Sindaco Alemanno, costituisce un grave pericolo per il
diritto fondamentale dei cittadini romani a vedersi garantire l’acqua quale bene pubblico e comune”, dichiara Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito Democratico.
“Ormai appare sempre piu’ chiaro che Alemanno e’ interessato a governare la citta’ nell’interesse di gruppi economici e finanziari interessati al business dell’acqua piuttosto che nell’interesse dei romani.
La destra, dal livello nazionale, con l’approvazione del decreto Ronchi, al livello locale, con la volontà di privatizzare l’Acea, sta calpestando il principio universale
in forza del quale l’acqua e’ un bene pubblico.
Stupisce che nelle schiere del centrodestra, a partire dallo stesso Alemanno, per arrivare fino alla Polverini, sempre pronti a sbandierare la loro adesione ai valori cristiani e cattolici, omettano di ricordarsi che proprio la questione dei beni comuni costiuisce principio cardine della dottrina sociale della Chiesa.
L’acqua è un bene comune e non puo’ essere ridotta ad una merce qualsiasi. Lo stesso Santo Padre, Papa Benedetto XVI, nell’Enciclica Caritas in Veritate afferma con forza inequivocabile come l’accesso all’acqua debba considerarsi diritto universale di tutti gli esseri umani.  Mi auguro che di fronte all’idea di privatizzare l’acqua pubblica si levi forte la voce di condanna del mondo cattolico, di fronte ad un disegno che giudico grave e pericoloso.
L’assioma secondo il quale con il privato la gestione dell’acqua diventerebbe più efficiente è assolutamente infodato come dimostrano numerosi esempi sia a livello
europeo, penso alla scelta del Comune di Parigi di tornare alla gestione pubblica, che nazionale e, a tal proposito è sufficiente fare l’esempio catastrofico di Acqua Latina”
sostiene Touadi.
“Di fronte a questa intenzione del Sindaco Alemanno occorre una mobilitazione massiccia di tutte le forze politiche, sociali e culturali della città, avviando da subito una campagna di informazione della cittadinanza da portare nelle piazze, nei mercati, di fronte alle scuole, spiegando chiaramente il disegno perverso che la destra, da Berlusconi ad Alemanno, intende portare avanti ai danni del diritto universale dell’accesso all’acqua.
Per questo motivo questo pomeriggio parteciperò al sit-in indetto dal Partito Democratico romano e già a partire dai prossimi giorni mi impegnerò in prima persona per far conoscere al più ampio numero di cittadini romani le pericolose intenzioni del Sindaco Alemanno” conclude Jean-Leonard Touadi.

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