Nel settore non profit il nome di Anna Venturino è legato a due importanti realtà: la Fondazione UmanaMente, che ha visto la luce sotto la sua direzione nel 2001, e la Fondazione Oliver Twist, creata nel 2005, di cui è attualmente direttore generale. Tra queste “creature” e la nascita dei suoi tre figli, di 8, 6 e 3 anni, non c’è stata quasi soluzione di continuità.
«Ci sono state iniziative molto fortunate che ho vissuto in prima persona con i miei figli», racconta, «come la collaborazione con l’associazione Cometa o il progetto Piccolo Principe, che ha portato all’interno di scuole in contesti difficili un percorso di laboratori, spettacoli teatrali, iniziative didattiche. Nelle occasioni in cui i miei bambini hanno partecipato alle attività, mi hanno mostrato una cosa importante: i piccoli non mettono barriere. Giocano insieme e basta». Nell’essere madre non si smette mai di essere donne e di difendere con passione il lavoro che si ama. Anche con soluzioni creative. Come quando si è allenata per la maratona di New York. «Correre per una causa», spiega, «è un fenomeno diffuso all’estero ed è un buon sistema di raccolta fondi». Risultato: sveglia all’alba da marzo a novembre, quattro volte la settimana, per allenarsi. Come è andata? «Benissimo, i miei bambini sono convinti che sia arrivata prima!».
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