Welfare

Turchia: 54ma morte in carcere per sciopero della fame

Si tratta di una ragazza di 23 anni, condannata a 12 anni per la sua appartenenza a un movimento di estrema sinistra

di Benedetta Verrini

Melek Birsen Hoshver, 23 anni, detenuta in un carcere turco, è morta oggi dopo 250 giorni di sciopero della fame per protesta contro la riforma carceraria che prevede la sostituzione dei dormitori collettivi con celle individuali.

Hoshver è la cinquantaquattresima vittima di questa protesta. E’ morta stamani all’ospedale Numune di Ankara dove era statatrasportata dal carcere di Malatya a causa delle sue gravi condizioni, secondo quanto ha riferito all’Ansa un portavoce dell’Associazione turca per i diritti umani (Ihd).

La donna era stata condannata a 12 anni di prigione per appartenenza al Fronte di liberazione del popolo rivoluzionario (Dhkp-C), il partito di estrema sinistra che organizza dal dicembre 2000 la protesta contro l’introduzione delle celle individuali. I detenuti in sciopero della fame, per lo più membri del Dhkc- P, sostengono che le celle individuali servono a rendere più facili le vessazioni poliziesche, mentre il governo dice che si tratta di un adeguamento agli standard di prigione europei e che i dormitori rendono più facili le rivolte.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.