Non profit

Tutela del verde e sviluppob6,2 milioni a Mezzogiorno

Per presentare la domanda sui progetti contro il disagiobeconomico e sociale c'è tempo fino al 30 gennaio

di Redazione

D ue novità dalla Fondazione per il Sud. La prima riguarda un nuovo bando di quattro milioni di euro per nuove iniziative di sviluppo locale. La fondazione li mette a disposizione destinandoli a sostenere specifiche aree del Mezzogiorno, individuate fra quelle di particolare disagio economico e sociale. I progetti (che devono essere presentati entro il 30 gennaio 2009) possono essere presentati da organizzazioni di volontariato e di terzo settore (anche in partnership con istituzioni locali, università e soggetti del mondo economico).
Le regioni coinvolte sono Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna (sul sito potete trovare le specifiche aree). Le proposte devono promuovere azioni integrate su tutti gli ambiti di intervento in cui opera la fondazione (educazione e formazione dei giovani, beni comuni, immigrazione, servizi socio-sanitari), favorendo la messa in rete di idee, competenze ed esperienze, per “progetti esemplari” capaci di favorire l’autosviluppo.
La seconda novità è la selezione di dieci progetti di tutela ambientale e prevenzione degli incendi, che coinvolgono oltre cento soggetti tra parchi, volontariato e terzo settore per un’erogazione complessiva di 3,2 milioni di euro (l’erogazione media è di 320mila euro).
I progetti selezionati interessano i seguenti parchi: Parco regionale del Matese, Parco nazionale del Vesuvio, Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, Parco naturale regionale di Ugento, Parco Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti lucane, Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano, Parco nazionale del Pollino, Parco nazionale dell’Aspromonte, Parco regionale dei Monti Lattari, Parco regionale del Taburno – Camposauro, Parco nazionale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Trifase. «I progetti selezionati», ha commentato il presidente della fondazione, Carlo Alfiero ( nella foto ), «hanno le giuste potenzialità per essere realmente d’esempio per il territorio, sia per la qualità degli interventi proposti sia per le partnership costituite, ampie e rappresentative».

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