Non profit
Tutti contro l’Agcom
Una nuova delibera in votazione il 6 luglio darebbe all'Autorità il potere di cancellare i siti
di Redazione

Cresce la mobilitazione contro la delibera 668/2010 dell’Agcom. Il 6 luglio, infatti, l’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni dovrà approvare o rifiutare un provvedimento con cui potrà oscurare siti internet stranieri e rimuovere contenuti da quelli italiani, senza alcun via libera del giudice. Utenti e sigle, insieme, si sono mobilitati contro questa iniziativa. Si parte oggi con la “protesta dei palloncini” ideata dal gruppo Valigia Blu. Poi domani, con la Notte della Rete: un evento che vedrà la partecipazione di artisti, blogger, esponenti della società civile e leader politici. Fra i promotori della campagna Adiconsum, Agorà digitale., Altroconsumo, Assonet-confesercenti, Assoprovider-confcommercio e nomi illustri del giornalismo e della Rete come Olivero Beha, Emma Bonino, Pippo Civati, Nicola D’Angelo, Juan Carlos de Martin, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Giovanbattista Frontera, Alessandro Gilioli, Peter Gomez, Beppe Giulietti, Fabio Granata, Margherita Hack, Ignazio Marino, Gennario Migliore, Roberto Natale, Luca Nicotra, Flavia Perina, Marco Perduca, Marco Pierani, Franca Rame, Guido Scorza, e Vittorio Zambardino.
La norma al centro del dibattito (il cui testo è scaricabarile in allegato) prevede l’introduzione di un meccanismo automatico di cancellazione, o di inibizione, per i siti rei di aver violato il diritto d’autore. A fronte di una denuncia, il gestore del sito avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Nel caso contrario, l’Agcom potrebbe disporre un contraddittorio tra le parti da realizzarsi nell’arco di cinque giorni, al termine del quale procederebbe con la cancellazione del contenuto. E sotto la lente dell’Agenzia finirebbero tutti: blog personali, pagine private, testate online.
Ma la Rete non ci sta. Il segretario della associazione Agorà digitale, Luca Nicotra, è chiaro al proposito: «Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà mai detto perché ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti». Tra i siti di riferimento della protesta, oltre a quello di Agorà Digitale ecco spuntare ironico, ma mica tanto, Sitononraggiungibile, dove è presente una raccolta di firme che ha superato quota 15 mila.
Dalla politica, intanto, si sono distinte alcune (poche) prese di posizione: «la libertà della rete è ossigeno vitale per le nostre democrazie» ha dichiarato il segratario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani. Tante le voci critiche sia dal centrodestra che dal centrosinistra, a formare un coro di dissenso rispetto alle posizioni dell’Agenzia. «Perché’ la Rete continui – ha affermato il presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola in un post che appare sul sito web www.nichivendola.it – ad essere questo luogo straordinario occorre che rimanga libera. Le decisioni che l’Autorità Garante per le Comunicazioni si accinge a prendere non aiutano l’espressione della libertà ma rischiano di fare dell’Italia uno dei Paesi più chiusi, dove con il pretesto della tutela del diritto d’autore potrebbero realizzarsi veri interventi censori. E’ sacrosanto tutelare il diritto d’autore – insiste Vendola – ma questo non può essere fatto a discapito della Rete. Serve invece una grande revisione del copyright che trovi il modo di assicurare i diritti di tutti».
Diretta live della Notte della Rete
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