Mondo
Uganda: il colera semina morte nel Nord
Due morti e 50 persone contagiate. Questo il bilancio denunciato da Amref nel campo di Pabbo in Nord Uganda
di Redazione
Due morti e 50 persone contagiate. Questo il bilancio provvisorio dell?epidemia di colera scoppiata nei giorni scorsi nel campo di Pabbo, il più grande campo profughi del Nord Uganda. La maggioranza delle persone contagiate sono già state dimesse dall?ospedale missionario di
Saint Mary, nei pressi di Gulu, ma Andrew Timpson, responsabile dell?ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento delle azioni umanitarie, sottolinea che ?l?epidemia riflette le pessime condizioni di vita a Pabbo e negli altri campi che ospitano i profughi interni?, vittime del lungo conflitto
scatenato dall?Esercito di Resistenza del Signore di Joseph Kony contro il governo del presidente Yoweri Museveni.
Il campo di Pabbo si trova a una ventina di chilometri a nord di Gulu e ospita circa 67mila profughi, l?80 per cento dei quali è costituito da donne e bambini, costretti a vivere in condizioni estreme. ?Troppe persone devono condividere uno spazio limitato dopo aver perso tutto ciò che gli
apparteneva, oltre alla stima di se stessi ? spiega James Eyul, responsabile dei progetti di AMREF in Nord Uganda ? A Pabbo e negli altri campi la situazione sanitaria è un vero e proprio disastro. Mancano i servizi igienici e l?acqua è appena sufficiente per bere e per cucinare, ma è vietato usarla per lavarsi. Il risultato è un aumento della sporcizia, e problemi quali diarrea, scabbia, congiuntivite e dissenteria, che affliggono la maggior parte della popolazione. L?epidemia di colera, quindi, va a
complicare ulteriormente una situazione già molto critica?.
Dall?8 ottobre, quando nel campo di Pabbo è stata diagnosticata la prima morte da colera, vittima un commerciante 41enne, l?epidemia si è diffusa al ritmo di tre-quattro casi al giorno. Inizialmente i contagi erano concentrati tutti in una sola zona del campo, ma in seguito si sono estesi anche alle altre, alloggi dell?esercito compresi, e hanno raggiunto anche la vicina città di Gulu. Intanto almeno 20mila profughi che risiedono all?interno del campo di Pabbo da domenica scorsa sono senza casa, a causa di un violento temporale che ha distrutto più di 3.500 baracche, scoperchiato una scuola e ferito diverse persone.
AMREF, Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca, è presente in Nord Uganda dal 1998 con dei progetti che hanno tra i loro obiettivi quello di portare acqua pulita nei campi profughi, avviando contemporaneamente programmi di vaccinazione, di educazione sanitaria e di formazione di personale sanitario locale.
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