Famiglia

Uk: azionisti attivisti battono la GlaxoSmithKline

L'amministratore voleva 22 milioni di sterline in caso di licenziamento. Hanno votato contro, non è etico

di Carlotta Jesi

Lo shareholder activism, o l’attivismo degli azionisti, il 19 maggio ha fatto tremare il numero uno dell’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline, Jean-Pierre Garnier.

Garnier ha chiesto davanti all’assemblea generale degli azionisti di ricevere un risarcimento di 22 milioni di sterline in caso fosse stato licenziato. Ma i suoi azionisti hanno detto no: il 51% dei presenti all’assemblea generale ha bocciato il rapporto sugli stipendi dei dirigenti della compagnia. E, soprattutto, la richiesta dell’amministratore delegato: «Non è etico essere pagato per fallire», hanno risposto.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.