Non profit
Un anno chebinizia con la O
social agenda A partire da Obama i passaggi cruciali del prossimo anno
di Redazione

Il giuramento del primo presidente americano di colore alza il sipario su un anno carico di paure.
Ma anche di interrogativi e di speranze. Che impatto
avrà la crisi sull’Africa
o sul rispetto dei parametri
di Kyoto? E ancora.
Come è stato costruito
il primo esperimento
di welfare sussidiario
varato in Svezia?
Le risposte in queste pagine Cosa aspettarsi dal 2009? I bookmakers prevedono un annus horribilis da qualsiasi finestra lo si guardi. Eppure a scorrere il calendario si possono individuare una serie di appuntamenti che segneranno – perché no, anche in senso positivo – la nostra agenda.
I l 20 gennaio alla Casa Bianca si aprono ufficialmente le porte al primo presidente nero della storia americano. Un evento clamoroso, che potrebbe anticipare una svolta nella politica estera ed economica del più importante Paese del pianeta. Sette giorni dopo in Brasile i movimenti di base di tutto il mondo si sono dati appuntamento nel cuore dell’Amazzonia per celebrare il Forum sociale mondiale. Una nuova Porto Alegre?
A marzo, invece, l’Italia torna a interrogarsi su un tema troppo spesso relegato sotto il capitolo “emergenze”. La Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze promette di trasformarsi in una coscienza collettiva per un Paese da tempo in cima alle classifiche mondiali dei consumi. La prima metà dell’anno si chiuderà con due avvenimenti di portata storica. Il viaggio del Papa in Terrasanta e la prima consultazione elettorale europea a 27. Rientrando in Italia, a luglio Berlusconi alla Maddalena ospita il G8, che torna nel nostro Paese dopo il disastro di Genova 2001. Sono in molti a pensare che questa sarà l’ultima edizione di un format ormai fuori dal tempo. Mentre attuale rimane la marcia Perugia – Assisi, che quest’anno ritorna nel nome della partecipazione giovanile. A dicembre 2009, il vertice ambientale di Copenhagen infine ci dirà se il mondo è pronto a imboccare la strada verso Kyoto.
Vita però ha voluto mettere la lente anche su un continente che ci sta particolarmente a cuore: l’Africa (a proposito su VITA.it continua la mobilitazione a favore della popolazione civile del Congo ). Fra Obama e crisi, Giulio Albanese spiega che anno sarà nel Continente nero. Infine un focus sulla Svezia. Che dal primo gennaio inaugura un nuovo welfare fortemente sussidiario, che mette davvero al centro i bisogni. Una rivoluzione.
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