Non profit

Un imprenditore in grande crescita

Confronto a Forlì

di Redazione

di Giulio Ecchia
«Imprenditorialità sociale: esperienze e modelli a confronto” è il titolo dell’appuntamento promosso da Aiccon, facoltà di Economia dell’Università di Bologna – sede di Forlì, e Consorzio Spinner 2013. Momento centrale del convegno (Forlì, 4 dicembre) è la lectio magistralis di Alex Nicholls della Saïd Business School dell’Università di Oxford (uno dei fondatori dello Skoll Centre for Social Entrepreneurship), cui segue la presentazione di imprese sociali italiane ed un dibattito. Dal 1996, la facoltà di Economia di Forlì è sede del primo corso di laurea in Economia e management delle imprese cooperative e delle organizzazioni non profit.
Nel corso degli anni, l’interesse alle tematiche legate alla cooperazione e al non profit si è consolidato grazie ai rapporti di collaborazione instaurati con le realtà e i centri studi nazionali ed internazionali. L’attività di studio dell’imprenditorialità sociale è oggi un dato in costante crescita: ne è la prova il Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network, dal quale emerge un settore composto da 15mila imprese, 350mila addetti e 10 milioni di utenti, a cui si aggiungono i dati relativi all’analisi di potenziale (circa 500mila imprese e un milione e mezzo di addetti ) che costituiscono una prima parziale indicazione dei margini di sviluppo che questa tipologia d’impresa ha nei settori di utilità sociale indicati dalla legge. È da questa esperienza maturata negli anni e dai rapporti internazionali instauratisi che si è giunti all’istituzione, all’interno del corso di laurea di Forlì, della cattedra in Imprenditorialità sociale, come naturale evoluzione metodologica nel trattare i temi legati al non profit e alla cooperazione.
Il tema dell’imprenditorialità sociale può essere analizzato e sviluppato da differenti punti di vista complementari tra loro, i quali hanno in comune la visione propria dell’imprenditorialità sociale: il fornire nuovi modelli sostenibili per lo sviluppo. L’individuazione di nuovi assetti organizzativi e la loro applicazione alla governance territoriale in un’ottica condivisa con la sfera del privato for profit e del pubblico possono dare risposte innovative e creative a domande ad oggi irrisolte.
Ciò cui l’imprenditorialità sociale tende è riassunto nei concetti di innovazione e cambiamento sociale. In tal senso, lo studio e l’implementazione di pratiche di imprenditorialità sociale si pongono l’obiettivo di coniugare la volontà dell’imprenditore sociale di agire direttamente nella creazione di qualcosa di nuovo con il raggiungimento e il mantenimento di un nuovo equilibrio globale, sia tra le diverse sfere sociali (pubblico, privato e civile), sia tra i differenti livelli necessari a raggiungere uno sviluppo mondiale realmente sostenibile.

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