Nonno Libero, il nonno più famoso d?Italia, lo abbiamo sorpreso in un centro benessere, tra un massaggio e l?altro. Si prepara così a celebrare la prima festa nazionale dei nonni, il 2 ottobre.
Cosa ne pensa di questa festa?
Sono il primo fan. Una volta ne ho parlato con Ciampi, che con me e Papa Wojtyla era in testa alle classifiche del nonno ideale: «Ci vorrebbe», ha detto lui.
C?è un libro che ha letto e riletto ai suoi nipoti?
Io le favole sono bravo a inventarle. A Pietro le racconto. Finiscono tutte che io ammazzo il cattivo a mani nude, e lui muore dal ridere. A Virginia invece dico di cercare libri per conoscere meglio i personaggi della storia.
E i suoi, di nonni?
Ricordo solo nonno Giuseppe. Allora le fiabe non si usavano. A letto, la sera, mi spiegava cose sulla semina e le piante. E dicevamo le preghiere. Avevamo un tariffario: più erano lunghe, più la cifra saliva.
Un consiglio ai nonni?
Lasciate che i nipoti sentano la vostra mancanza.
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