Famiglia
Un otto marzo di ingorghi
Nella capitale iraniana liniziativa delle svelate. La festa dellotto marzo comincia a farsi strada nella coscienza delle cittadine in tutto il mondo musulmano.
di Redazione
La festa dell?otto marzo comincia a farsi strada nella coscienza delle cittadine in tutto il mondo musulmano. Per le donne iraniane è un giorno festeggiato con azioni di protesta: dai parchi che si popolano di ?svelate? ai blocchi stradali che paralizzano la già difficoltosa viabilità di Teheran, ogni anno il regime attende con ansia la data che scatena la fantasia delle cittadine.
«Abbiamo organizzato conferenze su argomenti tabù come la prostituzione, diffusissima nel paese e praticata da ragazze sempre più giovani, e una distribuzione di preservativi davanti all?università. Ci hanno sconvolto gli omicidi di prostitute avvenuti tempo fa, secondo noi organizzati dal regime», dice Farzaneh Radji, attivista del gruppo Donne e cultura, uno dei più agguerriti di Teheran. «L?anno passato abbiamo fatto svelare circa duemila donne in contemporanea a Teheran ed Esfahan. Si tratta di azioni pericolose. Personalmente sono stata arrestata tre volte ma subito rilasciata», continua Farzaneh.
L?otto marzo viene celebrato da pochi anni a questa parte. Rimane una ricorrenza che solo le donne più consapevoli ricordano. Come dice Sanahin, che ha 20 anni: «Non sento la festa delle donne tanto da celebrarla ogni anno. Inoltre, avrei paura a fare le cose che vedo fare alle donne che invece ricordano questa data».
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