Festival del Fundraising

Un premio alla memoria di Riccardo Bonacina, “costruttore di ponti”

La cerimonia è avvenuta a Riccione nell’ambito degli Italian Fundraising Awards 2025. A ricevere il premio Nicoletta Castelli Dezza, moglie del fondatore di Vita. «Riccardo ha creato connessioni dove prima c’erano silenzi o distanze» si legge nelle motivazioni

di Redazione

«Costruttore di ponti tra mondi, Riccardo ha saputo unire volontariato, impresa, politica e cultura, creando connessioni dove prima c’erano silenzi o distanze»: si legge questo nella motivazione del Premio speciale che l’Italian Fundraising Award ha voluto dare alla memoria di Riccardo Bonacina in occasione della consegna dei riconoscimenti 2025. La cerimonia è stata come di consueto uno dei momenti salienti e più attesi del Festival del Fundraising al Palazzo dei Congressi di Riccione.

La motivazione è stata letta sul palco della grande Arena dal presidente dell’IFA Stefano Malfatti e da Adele Guardigli, responsabile stage e placement del Master in Fundraising: «Riccardo è stato pioniere del giornalismo sociale. Ha dato, spazio e dignità al racconto del Terzo settore, fondando una realtà unica come Vita. Riccardo è stato anche uomo di passione civile».

Dopo la lettura della motivazione è stato mandato un breve video che ha riassunto in modo emozionante l’avventura umana e professionale del fondatore di Vita. A ricevere il premio è salita sul palco Nicoletta Castelli Dezza, moglie di Bonacina. «Ringrazio tutti, anche a nome dei miei figli», ha detto. «Ricordo che tante volte nei momenti difficili, davanti alle situazioni drammatiche della cronaca e della storia Riccardo mi diceva sempre di guardare al bene, di attaccarsi al bene. È quello che auguro a tutti voi che lavorate per costruire il bene».

Nicoletta Castelli Dezza, moglie di Riccardo Bonacina

Nicoletta era accompagnata sul palco da Giuseppe Frangi, compagno della prima ora di Riccardo nell’avventura di Vita e direttore del giornale per tanti anni. Nel suo breve intervento Frangi ha voluto rimarcare tre tratti distintivi del fondatore di Vita: il gusto per la battaglia, la magnanimità e la “non possessività”. A proposito di questo terzo tratto distintivo Frangi ha detto: «Riccardo ha avuto l’intuizione che lo ha portato a concepire Vita, ha avuto l’intelligenza imprenditoriale per darle una base per continuare nel tempo, ha buttato tutte le energie per superare tanti momenti difficili anche a costo di pesanti sacrifici. Eppure non ha mai sentito “Vita” come cosa sua. Pensava ultimamente che Vita fosse  un dono anche per lui. Per questo, caso che andrebbe preso a modello, ha lavorato per un cambio generazionale nella guida, accompagnando con grande discrezione negli ultimi anni ma con attenzione paterna la crescita di chi oggi conduce l’impresa. Ha fatto un vero passaggio di consegne».

È poi seguito il momento della consegna dei due premi 2025. Nella categoria Fundraising Young il riconoscimento è andato a Iole Ciliberto, responsabile della raccolta fondi e sviluppo di Antoniano onlus. Fundraiser dell’anno è stato proclamato Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes. 

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